Ho visto ieri sera in TV la trasmissione di Gianluigi Paragone “L’ultima parola”. E ho sentito l’ex ministro Maroni dire assurdità del tipo, ad esempio, che «…gli Stati nazionali, così come li conosciamo, hanno finito la loro funzione propulsiva…».
Vedi:
Se Norberto Bobbio fosse ancora vivo e fosse stato presente, avrebbe spiegato a Maroni (laureato in giurisprudenza, ex ministro dell’interno ed ex ministro del lavoro) che l’idea dell’«estinzione dello stato» è «un’ubbia, una specie di fissazione», in quanto: «…non vi saranno più matrimoni infelici, incidenti automobilistici, delitti sessuali? E se vi saranno a chi spetterà il còmpito di proclamare la separazione o il divorzio, il risarcimento del danno e la pena, se non a un giudice, e a chi di farle eseguire se non a funzionari muniti di forza?» (Norberto Bobbio, Politica e cultura, Einaudi, 2005, pagg. 158-159).
Si tratta, cioè, di una delle «due funzioni essenziali» dello Stato: «la milizia e i tribunali» (Norberto Bobbio, Stato, governo, società, Einaudi, 1995, pag. 124).
Non esiste una terza funzione dello Stato, quella propulsiva, come sembra ritenere invece l’ex ministro Maroni.
Copyright © 2012 Luigi Cocola. Tutti i diritti riservati.
Tag: bobbio, gianluigi paragone, giustizia, l'ultima parola, maroni, politica e cultura, scienza politica, stato, stato governo società, teoria dello stato