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Sperando che gli intellettuali americani non siano tutti così

9 Maggio 2014

Leggo un articolo di Mattia Ferraresi pubblicato dal Foglio il 17 aprile 2014 e intitolato Il crepuscolo dell’impero americano tradito da Venere:

http://www.ilfoglio.it/soloqui/22899

Si tratta di un’intervista a Donald Kagan, che «…è uno storico dell’antica Grecia e intellettuale conservatore nato in Lituania nel 1932 e cresciuto a Brooklyn. Ha insegnato alla Cornell University e a Yale.».

Donald Kagan è il padre di Robert Kagan (marito di Victoria Nuland): «Kagan è studioso della classicità e pater familias di una dinastia conservatrice. Robert Kagan è l’intellettuale neocon che all’inizio della guerra al terrore condensò la cruciale differenza fra l’America che viene da Marte e l’Europa da Venere…».

Robert Kagan si riferiva chiaramente a un bestseller, Gli uomini vengono da Marte, le donne da Venere, che, come ci informa Wikipedia in italiano, «…ha venduto 6 milioni di copie.»:

http://it.wikipedia.org/wiki/John_Gray_%28psicologo%29

È interessante notare che l’autore, John Gray, «…received an unaccredited PhD degree by correspondence in 1982 from Columbia Pacific University (CPU), a now-defunct university located in San Rafael…», vedi qui:

http://en.wikipedia.org/wiki/John_Gray_%28U.S._author%29

Ma torniamo a Donald Kagan.

Leggo la sua intervista con crescente disapprovazione: «Adesso esagero, ma credo che senza l’intervento dell’America la Prima guerra mondiale non sarebbe mai finita.».

Senza l’intervento dell’America, certamente la prima guerra mondiale non sarebbe finita producendo inevitabilmente il fascismo, il nazismo e la seconda guerra mondiale (non ci sarebbe stato neanche l’Olocausto!), vedi qui:

https://luigicocola.wordpress.com/2014/02/09/le-folli-decisioni-di-woodrow-wilson/

E ancora:

«Siamo soltanto all’inizio, e la Russia non è ancora abbastanza potente per rappresentare una minaccia chiara e imminente, ma l’aggressività di Putin ha introdotto un senso di paura inedito.».

Aggressività di Putin? Ma è Putin che è stato aggredito dall’Occidente, vedi qui:

https://luigicocola.wordpress.com/2014/03/05/obama-sta-spingendo-il-mondo-verso-la-terza-guerra-mondiale/

e qui:

https://luigicocola.wordpress.com/2014/03/09/linternazionalismo-di-david-rockefeller-sara-fermato-dalla-russia-e-dalla-cina/

e qui:

https://luigicocola.wordpress.com/2014/03/18/con-lucraina-loccidente-ha-gettato-la-maschera/

E ancora:

«Kagan, mente abituata a non soffermarsi sulle cose penultime, mette lo spettacolo poco edificante della debolezza occidentale sullo sfondo di una crisi antropologico-culturale la cui chiave è la “parte soffice del cristianesimo”. “C’è un aspetto problematico nel cristianesimo e per quanto la secolarizzazione avanzi, il cristianesimo non si può sradicare dalla mentalità occidentale. Il punto è questo: la figura di Gesù che predica il sermone della montagna, un insegnamento così utopico che se non fosse così serio e ammirevole sarebbe ridicolo. Il suo potere persuasivo è enorme, chiunque sia cresciuto nella cultura occidentale se lo ritrova da qualche parte nel cuore e nella mente. E’ ammirevole, dicevo, ma è l’opposto di come le cose vanno nel mondo. Non si può eliminare il fatto che gli uomini agiscono virtuosamente in certi casi, ma nelle cose più importanti altre motivazioni prevalgono. Il potere e l’egoismo tendono a dominare le cose umane. Dunque, cosa fanno gli uomini quando hanno questa promessa enorme nel cuore ma allo stesso tempo devono venire a patti con il mondo? L’occidente ha al suo interno questa terribile e affascinante contraddizione. L’islam in questo senso ha un vantaggio filosofico enorme, perché non c’è contraddizione fra la sua visione antropologica e la dominazione politica e militare.».

È evidente che Kagan non ha capito cos’è il Cristianesimo (e la cosa non mi sorprende). Guarda un po’, magari Gesù, invece di ammirare la ricchezza, sarebbe stato favorevole a quel welfare state che Donald Kagan odia tanto:

«Se il professore è duro con l’America guidata dal sedile posteriore, sull’Europa ha posizioni simili a quelle della nuora, Toria Nuland, sottosegretario del dipartimento di stato sorpresa a pronunciare in una telefonata privata le ineffabili parole: “Fuck the Eu”. “L’Europa è pietosa – dice Kagan – il welfare state, e questo è sempre più vero anche in America, l’ha depredata della capacità di pensare chiaramente e criticamente a qualunque cosa. Non è disposta a fare sacrifici di nessun tipo per qualsiasi scopo. Si aspettano soltanto di ricevere qualcosa dallo stato.».

Mi fermo, volutamente, qui.

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