Posts Tagged ‘teoria marx-engelsiana’

Xi Jinping è un comunista oppure un globalista?

12 marzo 2023

Xi Jinping è stato rieletto presidente della Repubblica Popolare Cinese e ha giurato sulla Costituzione cinese tenendo la mano sinistra su di essa, mentre la mano destra eseguiva il classico saluto comunista a pugno chiuso.

Come scrivo da tempo, l’ideologia comunista è sì una ideologia antistato — cfr. la mia “Teoria unificata delle ideologie antistato” — ma è diversa dalle altre ideologie antistato, in quanto secondo la teoria marx-engelsiana lo Stato scomparirà automaticamente in un indeterminato futuro una volta che le classi saranno del tutto eliminate, perché per tale teoria lo Stato è solo uno strumento di dominio di classe. Nel frattempo c’è la dittatura del proletariato, gestita da un’apposita nomenklatura.

Dato che la teoria marx-engelsiana è una teoria assolutamente errata — perché lo Stato non è affatto uno strumento di dominio di classe — un popolo che ha scelto il comunismo avrà permanentemente la forma di governo della dittatura.

La forma di governo della dittatura può piacere oppure no, ma è una forma di governo che esiste da sempre — mentre la democrazia venne inventata dagli antichi greci — ed è quindi una forma di governo reale e funzionante, e come tale prevede ovviamente l’esistenza dello Stato, contrariamente alle sciocchezze sull’eliminazione dello Stato sostenute nell’Ottocento dal conte Henri de Saint-Simon e attualmente dai globalisti, come per esempio George Soros, eliminazione dello Stato che non potrà mai essere attuata, perché senza lo Stato è impossibile difendere la comunità, cioè il popolo.

Tenuto conto di tutto ciò, come si concilia l’ostentata adesione di Xi Jinping al comunismo con la sua adesione — ribadita recentissimamente con la sua “Iniziativa di Sicurezza Globale” — a due mezzi fondamentali che il globalismo intende usare per distruggere gli Stati nazionali, cioè l’Organizzazione Mondiale della Sanità e la narrazione del “cambiamento climatico”?

Il comunismo non è la stessa cosa del globalismo, dato che il globalismo vuole eliminare lo Stato qui e ora.

Xi Jinping è un comunista oppure vuole eliminare lo Stato qui e ora?

Quando l’élite globalista occidentale userà l’Organizzazione Mondiale della Sanità e la narrazione del “cambiamento climatico” per distruggere lo Stato nazionale cinese, cioè il popolo cinese, cosa farà Xi Jinping?

Copyright © 2023 Luigi Cocola. Tutti i diritti riservati.

L’ostinato occultamento della verità circa l’ideologia globalista è un terribile errore

20 febbraio 2023

Non c’è alcun dubbio che la verità circa quella che Donald Trump denominò come “the ideology of globalism” (in un suo famoso discorso all’ONU del 25 settembre 2018) sia stata in passato e continui a essere a tutt’oggi occultata, con un’incredibile e anomala ostinazione.

Prima del famoso discorso di Trump solo pochissimi (come me, vedi la mia Teoria unificata delle ideologie antistato, che risale al 2014) parlavano di ideologia a proposito del mondialismo (o globalismo, o internazionalismo liberale, o internazionalismo di David Rockefeller, che ne scrisse nella sua autobiografia): si parlava invece di globalizzazione, il che, come mostrai più volte in questo blog, è un trucco semantico, avente lo scopo di far apparire l’ideologia globalista come un processo storico ineluttabile e indipendente dalla volontà umana.

Trump sdoganò il concetto che il globalismo è un’ideologia, però, pur se oggi pochi usano ancora il trucco semantico costituito dal termine “globalizzazione”, si continua a occultare ostinatamente la verità, che è questa: l’ideologia globalista è un’ideologia antistato, essa vuole eliminare lo Stato e mettere al suo posto la tecnocrazia, il che, come ho mostrato innumerevoli volte in questo blog, è un concetto che va contro la Ragione.

Si continua a ripetere la menzogna che trattasi puramente di supremazia, di egemonia, di volontà egemonica da parte dell’Occidente e in particolar modo da parte degli Stati Uniti d’America.

La verità invece è che in Occidente c’è una vera e propria setta, la setta dell’élite globalista occidentale, che vuole imporre messianicamente l’irrazionale ideologia globalista a tutto il mondo (Nuovo Ordine Mondiale, in inglese New World Order).

Questa setta è animata da una volontà messianica e irrazionale e quindi essa NON si fermerà MAI.

Questa setta viola sia l’Etica che la Ragione.

L’ostinato occultamento della verità circa l’ideologia globalista è un terribile errore, perché porta inevitabilmente a un’enorme sottovalutazione della tragica situazione politica internazionale odierna.

Vedi per esempio il seguente articolo in cui questa tragica situazione viene interpretata molto ottimisticamente in termini di pura egemonia, di pura supremazia (e quindi di violazione dell’Etica, ma non della Ragione):

The Other America (Or the Three Missed Chances to Avoid World War III)
Something worse than anything seen even amidst the dark years of the Cold War has awoken, Matthew Ehret writes

29 gennaio 2023

strategic-culture.org/news/2023/01/29/other-america-or-three-missed-chances-to-avoid-world-war-iii/

Traduzione italiana:

L’altra America (Le tre occasioni perdute per evitare la Terza Guerra Mondiale)
Si è risvegliato il mostro degli anni bui della Guerra Fredda, ma questa volta è più cattivo

19 febbraio 2023

comedonchisciotte.org/laltra-america-le-tre-occasioni-perdute-per-evitare-la-terza-guerra-mondiale/

Occorre purtroppo sottolineare che l’attuale strategia russa e cinese contro la setta dell’élite globalista occidentale è sbagliata, perché è basata sulla suddetta enorme sottovalutazione.

Il problema è che l’élite russa e l’élite cinese sono ancora fortemente imbevute di teoria marx-engelsiana (che è un’altra ideologia antistato, cfr. la mia Teoria unificata delle ideologie antistato, sebbene sia più molto soft del globalismo) e quindi esse non possono criticare il modello delle ideologie antistato, perché per queste due élites questo modello è un mito fondativo (in Russia la salma imbalsamata di Lenin è ancora oggi venerata in un mausoleo situato accanto al Cremlino, perfino peggio in Cina, dove il potere è detenuto dal Partito Comunista Cinese).

Ma così l’élite russa e l’élite cinese non vedono, non possono vedere, l’irrazionalità dell’Occidente (trattasi di una vera e propria “scotomizzazione collettiva”, in inglese “collective scotomization”) e quindi esse, sottovalutando enormemente la volontà messianica della setta dell’élite globalista occidentale, sbagliano strategia.

Tutto ciò può portare facilmente alla guerra nucleare, su iniziativa dell’uno o dell’altro contendente.

Tutti i link sono stati verificati in data odierna.

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Il background religioso ortodosso dell’élite russa e di Vladimir Putin potrebbe influenzare negativamente la strategia militare russa in Ucraina

18 dicembre 2022

Leggo un recente articolo di Mike Whitney:

«In my opinion, the reason Putin has discussed this issue on two occasions in the last week, is because he really didn’t think there was the remotest possibility that the US would attack a country that has the biggest nuclear arsenal in the world. He believed that US actions would be shaped by obsolete theories of Deterrence and Mutually Assured Destruction [il neretto è mio]. But now, he is beginning to realize that we have entered a Brave New World where calculations are based on more proactive theories that ignore the threat of retaliation because the perpetrators believe they can effectively “disarm” their adversary.

And so, Putin is worried; he’s genuinely worried. And his confused response (“Perhaps we should think about using…their ideas about how to ensure their own security.”) suggests that he has not yet figured out what to do.

So the question is: What do you do? How can you defend your country when a nuclear-armed superpower has decided that you are an obstacle that must be removed to achieve their own geopolitical ambitions? How do you stave off a civilization-ending attack when your enemy wholeheartedly believes that nuclear war is the only way he can preserve his dominant position in the global order?

It’s a conundrum.»

In lingua italiana:

«A mio parere, il motivo per cui Putin ha discusso di questo problema in due occasioni nell’ultima settimana, è perché non pensava davvero che ci fosse la minima possibilità che gli Stati Uniti attaccassero un paese che ha il più grande arsenale nucleare del mondo. Credeva che le azioni degli Stati Uniti sarebbero state modellate da teorie obsolete di deterrenza e distruzione reciproca assicurata [il neretto è mio]. Ma ora, sta iniziando a rendersi conto che siamo entrati in un Brave New World in cui i calcoli si basano su teorie più proattive che ignorano la minaccia di ritorsioni perché gli autori credono di poter effettivamente “disarmare” il loro avversario.

E così, Putin è preoccupato; è sinceramente preoccupato. E la sua risposta confusa (“Forse dovremmo pensare di usare… le loro idee su come garantire la propria sicurezza.”) suggerisce che non ha ancora capito cosa fare.

Quindi la domanda è: cosa fai? Come puoi difendere il tuo Paese quando una superpotenza dotata di armi nucleari ha deciso che sei un ostacolo che deve essere rimosso per raggiungere le proprie ambizioni geopolitiche? Come evitare un attacco che pone fine alla civiltà quando il tuo nemico crede con tutto il cuore che la guerra nucleare sia l’unico modo in cui può preservare la sua posizione dominante nell’ordine globale?

È un enigma.»

Putin’s Conundrum

16 dicembre 2022

www.globalresearch.ca/putin-conundrum/5802422

Ebbene, quelle che a noi possono sembrare manchevolezze, anche gravi, della strategia militare russa in Ucraina potrebbero in realtà essere causate, almeno in parte, dal background religioso ortodosso dell’élite russa in generale e di Vladimir Putin in particolare.

Mi spiego.

Durante la guerra fredda, l’élite occidentale, pur essendo indubbiamente globalista — possiamo porre per convenzione la nascita del globalismo nel 1954, cioè nell’anno in cui si ebbe il primo Bilderberg Meeting, che venne organizzato principalmente da David Rockefeller e dal Principe Bernhard dei Paesi Bassi — non aveva ancora deciso di passare all’attuazione concreta di quel peculiare progetto di millenarismo secolarizzato che venne ideato agli inizi dell’Ottocento dal Conte Henri de Saint-Simon, cioè il progetto di sostituire lo Stato con la tecnocrazia (fungendo la tecnocrazia da Regno di Cristo secolarizzato), a partire dal territorio dell’Unione Europea (cfr. 1).

Pertanto durante la guerra fredda si agiva secondo la Ragione, cioè in base al famoso principio della Mutual Assured Destruction, MAD, il quale principio è basato appunto sulla razionalità degli attori.

Fu proprio per questo che nel periodo della guerra fredda venne evitata la tanto temuta guerra nucleare.

Oggi la setta dell’élite globalista occidentale ha cambiato marcia e siamo quindi nel pieno dell’attuazione concreta del progetto di millenarismo secolarizzato ideato da Saint-Simon.

All’élite russa e a Vladimir Putin, dato il loro background religioso ortodosso, sfugge la mancanza di razionalità dell’Occidente, cioè l’elemento messianico e millenaristico che anima e guida la setta dell’élite globalista occidentale, perché nel canone ortodosso, per via del cesaropapismo genialmente inventato a suo tempo da Costantino il Grande, il libro dell’Apocalisse di Giovanni (libro in cui è riportata la dottrina del millenarismo), pur essendo presente, è completamente silenziato, è come se non esistesse (cfr. 2).

Si potrebbe obiettare che i russi hanno vissuto in prima persona l’ideologia antistato costituita dall’ideologia comunista (cfr. la mia Teoria unificata delle ideologie antistato, 3), quindi essi dovrebbero aver familiarità con i millenarismi secolarizzati, ma come ho scritto diversi anni fa:

«Questo è avvenuto a causa della peculiarità della teoria marx-engelsiana, la quale prevede sì l’eliminazione dello Stato, ma in un indeterminato futuro, ossia in un periodo successivo alla dittatura del proletariato. Nel frattempo c’è appunto una dittatura. Ciò ha sedotto diversi popoli orientali, i quali storicamente sono sempre stati propensi all’autocrazia.» (4)

Invece i globalisti vogliono eliminare lo Stato qui e ora.

Questa mancanza di comprensione della “follia” messianica e millenaristica della setta dell’élite globalista occidentale da parte dei russi potrebbe influenzare negativamente la strategia militare russa in Ucraina, perché i russi si aspettano una determinata reazione occidentale in risposta alle loro minacce di attacco nucleare, ma questa determinata reazione occidentale manca, non c’è, per il semplice motivo che la setta dell’élite globalista occidentale ha letteralmente perso la Ragione, cioè è in preda a un vero e proprio “delirio culturale” (in lingua inglese “cultural delusion”), un “delirio culturale” che ha la sua origine nel Cristianesimo occidentale (sia cattolico che protestante).

In altre parole le minacce di attacco nucleare non sono prese sul serio da chi è in preda a questo potente “delirio culturale”.

Senza la comprensione di ciò da parte dell’élite russa, l’operazione militare russa in Ucraina potrebbe fallire.

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1) Cronologia sintetica del meme “lo Stato deve essere eliminato”

luigicocola.wordpress.com/2020/06/27/

2) «Nel Cristianesimo orientale, ossia ortodosso, anche se nel canone ortodosso è presente l’Apocalisse di Giovanni, la situazione è del tutto differente, per ragioni storiche e culturali.

Infatti nell’Impero romano d’Oriente la strategia antistato del Cristianesimo fu perfettamente neutralizzata dal geniale stratagemma di Costantino il Grande, stratagemma noto col nome di cesaropapismo, che consiste nella subordinazione della Chiesa allo Stato.»

L’origine del mondialismo

luigicocola.wordpress.com/2016/07/06/

3) La teoria unificata delle ideologie antistato

luigicocola.wordpress.com/2014/03/20/

4) Le tre vie delle ideologie antistato

luigicocola.wordpress.com/2015/02/12/

N.B.: tutti i link sono stati verificati in data odierna.

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Lo scopo del globalismo non ha niente a che fare con l’economia

19 settembre 2022

Leggo su Strategic Culture un articolo di Matthew Ehret:

Why Sergey Glazyev’s Memorial to the Legacy of Lyndon LaRouche Matters

14 settembre 2022

strategic-culture.org/news/2022/09/14/why-sergey-glazyev-memorial-to-the-legacy-of-lyndon-larouche-matters/

Una traduzione in lingua italiana è disponibile qui:

Perché l’omaggio di Sergey Glazyev all’eredità di Lyndon LaRouche è importante

19 settembre 2022

www.ideeazione.com/perche-lomaggio-di-sergey-glazyev-alleredita-di-lyndon-larouche-e-importante/

Ebbene, questo articolo vuole diffondere il concetto (falso) che il globalismo (caratteristicamente nell’articolo viene nominato solo il termine “globalizzazione”) sia un problema economico, cioè sia un fenomeno analizzabile e spiegabile con l’economia, cioè che l’economia sia necessaria e sufficiente per spiegarlo.

In realtà il globalismo è, come scrivo da diversi anni, un’ideologia antistato e il suo scopo non ha niente a che fare con l’economia, perché lo scopo del globalismo è quello di eliminare lo Stato dalla faccia della terra, come le altre ideologie antistato, per esempio l’anarchismo e il comunismo (infatti la teoria marx-engelsiana afferma che lo Stato è soltanto uno strumento di dominio di classe e quindi se si eliminano le classi causate dalla divisione del lavoro, lo Stato automaticamente scompare).

Senza capire questo, non si capisce nulla del globalismo.

Ma, come ho già scritto in post recenti, molti siti che si camuffano da antiglobalisti e simili in realtà sono siti di disinformazione.

In passato pensavo ingenuamente che si trattasse di pura stupidità, oggi ho capito che si tratta di deliberata disinformazione.

Tutti i link sono stati verificati in data odierna.

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Tra intelligenza e ideologia, vince l’ideologia

10 agosto 2022

Leggo un recente articolo di Paul Craig Roberts, in cui egli giustamente scrive:

«If the Kremlin had turned off the energy, the Kremlin could have brought NATO and Ukraine to their knees without a “limited military operation.”

If the Kremlin had accepted Donbass back into Russia in 2014, as Russia did for Crimea, there would have been no Ukrainian attacks on Donbass requiring Russian intervention.

The Kremlin has created the impression that it is incapable of proactive thought and action, and only reacts when there is no other choice [il neretto è mio].

The Kremlin does not understand politics or the media. Extremely defensive, the leadership rushes to deny every accusation, which keeps the accusations in the news. Russia’s denials mean nothing to the West. The Kremlin would benefit from ignoring the accusations and cutting off all supplies and cooperation with the West.»

The Kremlin has demonstrated that Russia is reluctant to take decisive action

August 8, 2022

www.paulcraigroberts.org/2022/08/08/the-kremlin-has-demonstrated-that-russia-is-reluctant-to-take-decisive-action/

Traducendo in italiano:

«Se il Cremlino avesse spento l’energia, il Cremlino avrebbe potuto mettere in ginocchio la NATO e l’Ucraina senza una “operazione militare limitata”.

Se il Cremlino avesse accettato il ritorno del Donbass nella Russia nel 2014, come la Russia fece per la Crimea, non ci sarebbero stati attacchi ucraini al Donbass che richiedessero l’intervento russo.

Il Cremlino ha creato l’impressione di essere incapace di un pensiero e di un’azione proattivi e reagisce solo quando non c’è nessuna altra scelta [il neretto è mio].

Il Cremlino non comprende la politica né i media. Estremamente difensiva, la leadership russa si precipita a negare ogni accusa, il che mantiene le accuse nelle notizie. Le smentite della Russia non significano nulla per l’Occidente. Il Cremlino trarrebbe vantaggio dall’ignorare le accuse e dal tagliare tutti i rifornimenti e la cooperazione con l’Occidente.»

Ma perché accade tutto questo?

La verità è che l’élite russa, guidata legittimamente da Vladimir Putin, sta con un piede nel nazionalismo più spinto e con l’altro piede nelle ideologie antistato, cioè, attualmente, nell’ideologia globalista (in passato nell’ideologia comunista, come ho già scritto in questo blog, cfr. 1), ragion per cui essa è un’élite fondamentalmente contraddittoria (cfr. 2, 3), quindi non può che produrre, necessariamente, una linea politica debole, improntata a una strategia reattiva (che è una strategia perdente), invece che a una strategia proattiva (che è una strategia vincente).

Ciò non vale solo per il presente, vale anche per il passato, basti pensare a Stalin e a Hitler. Poi Stalin vinse, è vero, ma a che prezzo?

Inoltre tale linea politica non solo è debole, è anche, essa stessa, contraddittoria come l’élite che l’ha generata: per esempio c’è una contraddizione colossale tra il decimare la propria popolazione con vaccini velenosi e la politica di potenza che tale élite vuole evidentemente fare, perché per fare una politica di potenza ci vuole un esercito assai numeroso.

Molti in internet non riescono a capacitarsi di queste contraddizioni, perché essi pensano che i leader politici intelligenti e capaci — come è senza alcun dubbio Vladimir Putin, dato che egli è, oggi come oggi, uno dei migliori leader mondiali, se non addirittura il migliore di tutti, certamente meglio di Biden, di Johnson (che si è dovuto dimettere) e anche di Jinping — non possano commettere errori così vistosi.

Invece possono.

Consideriamo per esempio Lenin: egli fu un leader estremamente vittorioso, sicuramente un uomo di grandissima intelligenza e di grandissime capacità.

Ebbene, come riporta un insigne studioso, Norberto Bobbio, Lenin scrisse, in accordo con l’ideologia comunista — un’altra ideologia antistato secondo la mia Teoria unificata delle ideologie antistato (4) — la seguente frase: «gli uomini si abituano a poco a poco a osservare le regole elementari della convivenza sociale, da tutti conosciute da secoli, ripetute da millenni in tutti i comandamenti, a osservarle senza violenza, senza costrizione, senza sottomissione, senza quello speciale apparato di costrizione che si chiama stato» (5).

Questa frase, almeno per chi sa ragionare, è un’enorme sciocchezza, ma anche un genio può credere alle sciocchezze:

l’intelligenza non può che cedere le armi di fronte a un’ideologia in cui si creda veramente e profondamente.

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1) «E questa doppiezza, come ho scritto molte volte, non si limita affatto ad Alexander Dugin, è di tutta l’élite russa, la quale sta con un piede nel più acceso nazionalismo (i russi chiamano “Madre” la Russia!), mentre con l’altro piede sta nelle ideologie antistato fin dai tempi di Lenin, la cui salma venne imbalsamata ed è a tutt’oggi venerata in un mausoleo situato accanto al Cremlino.»

Alexander Dugin conferma clamorosamente la sua doppiezza

2 giugno 2022

luigicocola.wordpress.com/2022/06/02/alexander-dugin-conferma-clamorosamente-la-sua-doppiezza/

2) La contraddittorietà dell’attuale politica estera della Russia

15 novembre 2019

luigicocola.wordpress.com/2019/11/15/la-contraddittorieta-dellattuale-politica-estera-della-russia/

3) I russi insistono nella contraddittorietà della loro politica estera

4 dicembre 2019

luigicocola.wordpress.com/2019/12/04/i-russi-insistono-nella-contraddittorieta-della-loro-politica-estera/

4) La teoria unificata delle ideologie antistato

20 marzo 2014

luigicocola.wordpress.com/2014/03/20/

N.B.: è possibile in questa pagina tradurre in tutte le lingue

5) Norberto Bobbio, Della libertà dei moderni comparata a quella dei posteri, in Norberto Bobbio, Politica e cultura, Einaudi, 2005, p. 159

Tutti i link sono stati verificati in data odierna.

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C’è una sola via di salvezza per il genere umano

29 luglio 2022

C’è una sola via di salvezza per il genere umano: capire in che pasticcio esso sia stato trascinato da un’élite rivoluzionaria, qual è, in effetti, l’élite globalista.

Tale élite cerca di raggiungere il suo scopo, che è quello della sostituzione dello Stato con la tecnocraziaun obiettivo impossibile da realizzare, perché è impossibile eliminare le due funzioni essenziali dello Stato costituite dall’esercito e dalla legge (cfr. 1)in modo nascosto e fraudolento, a differenza di altre ideologie antistato (p.e. il comunismo), come spiegai in un mio post del 2019 (2, notare che scrissi questo post prima della COVID-19).

A questo proposito voglio propagandare la lettura di un libro del 1972, None Dare Call It Conspiracy di Gary Allen (1936 – 1986), che all’epoca vendette più di quattro milioni di copie, come riportato da Wikipedia in lingua inglese (3).

Esso può essere scaricato gratuitamente qui:

www.heritage-history.com/index.php?c=read&author=allen&book=none&story=_front

Debbo dire che questo libro mi sembra scritto da una persona che sa usare il cervello.

Eccone un esempio:

«One major reason for the historical blackout on the role of the international bankers in political history is that the Rothschilds were Jewish. Anti-Semites have played into the hands of the conspiracy by trying to portray the entire conspiracy as Jewish. Nothing could be farther from the truth [il neretto è mio]. The traditionally Anglo-Saxon J.P. Morgan and Rockefeller international banking institutions have played a key role in the conspiracy. But there is no denying the importance of the Rothschilds and their satellites. However, it is just as unreasonable and immoral to blame all Jews for the crimes of the Rothschilds as it is to hold all Baptists accountable for the crimes of the Rockefellers.»

Traducendo in italiano:

«Una delle ragioni principali dell’oscuramento storico del ruolo dei banchieri internazionali nella storia politica è che i Rothschild erano ebrei. Gli antisemiti hanno fatto il gioco della cospirazione cercando di dipingere l’intera cospirazione come ebraica. Niente di più lontano dalla verità [il neretto è mio]. Le istituzioni bancarie internazionali J.P. Morgan e Rockefeller, tradizionalmente anglosassoni, hanno svolto un ruolo chiave nella cospirazione. Ma non si può negare l’importanza dei Rothschild e dei loro satelliti. Tuttavia, è altrettanto irragionevole e immorale incolpare tutti gli ebrei per i crimini dei Rothschild quanto ritenere tutti i battisti responsabili per i crimini dei Rockefeller.»

Infatti nei miei scritti ho sempre negato che si tratti di un complotto ebraico, come purtroppo moltissimi minus habentes ripetono di continuo in internet.

Gary Allen addirittura mostra di conoscere (almeno per sommi capi) la teoria marx-engelsiana (4):

«Marx went on to state that when the dictatorship of the proletariat had accomplished these three things throughout the world, and after some undetermined length of time (as you can imagine, he was very vague on this point), the all-powerful state would miraculously wither away [il neretto è mio] and state socialism would give way to Communism. You wouldn’t need any government at all. Everything would be peace, sweetness and light and everybody would live happily ever after.»

Traducendo in italiano:

«Marx continuava affermando che quando la dittatura del proletariato avesse realizzato queste tre cose in tutto il mondo, e dopo un tempo indeterminato (come potete immaginare, egli era molto vago su questo punto), lo Stato onnipotente sarebbe miracolosamente svanito [il neretto è mio] e il socialismo di stato avrebbe lasciato il posto al Comunismo. Non ci sarebbe più bisogno di alcun governo. Tutto sarebbe pace, dolcezza e luce e tutti vivrebbero felici e contenti.»

Purtroppo però egli — o per ignoranza della filosofia politica o, forse, per ragioni di marketing politico — interpreta la teoria marx-engelsiana come un espediente fraudolento per giustificare la dittatura (interpretazione veramente bassa, da semianalfabeta):

«Socialism would be the bait . . . the excuse to establish the dictatorship. Since dictatorship is hard to sell in idealistic terms, the idea had to be added that the dictatorship was just a temporary necessity and would soon dissolve of its own accord. You really have to be naive to swallow that, but millions do!»

Traducendo in italiano:

«Il socialismo sarebbe l’esca . . . il pretesto per instaurare la dittatura. Poiché la dittatura è difficile da vendere in termini idealistici, bisognava aggiungere l’idea che la dittatura era solo una necessità temporanea e che si sarebbe presto dissolta da sola. Bisogna essere davvero ingenui per accettare una cosa del genere, ma milioni di persone lo fanno!»

Comunque, a parte il grosso difetto suddetto, si tratta di un libro che andrebbe letto da tutti, perché fornisce molte informazioni (che vanno poi interpretate cum grano salis).

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1) Up in Wisconsin, 2021

28 ottobre 2021

luigicocola.wordpress.com/2021/10/28/up-in-wisconsin-2021/

2) «L’ideologia marx-engelsiana e l’ideologia anarchica (le altre ideologie antistato secondo la mia Teoria unificata delle ideologie antistato), che hanno preceduto storicamente il globalismo, e che a differenza del globalismo sono a favore del popolo, mentre il globalismo è contro il popolo, non usavano questa strategia dissimulatoria e fraudolenta. Perché? Perché esse erano le ideologie dei poveri e dei diseredati e quindi c’era il bisogno di propagandarle, di diffonderle il più possibile, per acquisire potere (l’unione fa la forza).

Invece l’ideologia globalista è l’ideologia dei potenti e dei ricchi dell’Occidente, i quali non hanno quindi alcun bisogno di propagandarla e di diffonderla.

Essi hanno già tutto il potere e tutta la ricchezza dell’Occidente nelle loro mani e il loro problema è completamente differente da quello dei comunisti e degli anarchici: è di far accettare alla middle class e alla working class (cioè a tutto il popolo, cioè a tutti tranne una ristrettissima élite, l’élite globalista, che – attenzione! – è molto più esigua della tradizionale upper class) la propria eliminazione, come prevede la delirante ideologia globalista, secondo la quale tutti gli Stati (e quindi tutti i popoli) devono scomparire in tempi relativamente brevi (misurabili in decenni), per realizzare velocemente la versione laica e moderna del Regno di Cristo sulla terra di cui parla l’Apocalisse di Giovanni, per realizzare il Nuovo Ordine Mondiale, per realizzare il “one world” di cui parla l’abominevole David Rockefeller nella sua autobiografia.»

Il mondo in cui oggi noi tutti viviamo è un mondo di pura finzione

13 settembre 2019

luigicocola.wordpress.com/2019/09/13/il-mondo-in-cui-oggi-noi-tutti-viviamo-e-un-mondo-di-pura-finzione/

3) «It sold more than four million copies[9] during the 1972 presidential campaign opposing Richard Nixon and U.S. Senator George S. McGovern.[10]»

en.wikipedia.org/wiki/Gary_Allen

Pagina consultata il 29 luglio 2022

4) «E se lo Stato fosse un male e per di più non necessario? La risposta affermativa a questa domanda ha dato vita alle varie teorie della fine dello Stato. Occorre premettere che in tutte queste teorie lo Stato è inteso sempre come il detentore del monopolio della forza e quindi come la potenza che, unica su un determinato territorio, ha i mezzi per costringere i reprobi e i recalcitranti anche ricorrendo in ultima istanza alla coazione. Pertanto fine dello Stato vuol dire nascita di una società che può sopravvivere e prosperare senza bisogno di un apparato di coercizione…

…La più popolare delle teorie che sostengono l’attuabilità o addirittura l’avvento necessario di una società senza Stato è quella marxiana o per meglio dire engelsiana, in base a un ragionamento che ridotto ai minimi termini può essere esposto così: lo Stato è nato dalla divisione della società in classi contrapposte per effetto della divisione del lavoro, allo scopo di consentire il dominio della classe che sta sopra sulla classe che sta sotto; quando in seguito alla conquista del potere da parte della classe universale (la dittatura del proletariato) verrà meno la società divisa in classi, verrà meno anche la necessità dello Stato. Lo Stato si estinguerà, morirà di morte naturale, perché non sarà più necessario. Questa teoria è forse la più ingegnosa fra quelle che difendono l’ideale della società senza Stato ma non è meno discutibile: perché tanto la premessa maggiore del sillogismo (lo Stato è uno strumento di dominio di classe) quanto la premessa minore (la classe universale è destinata a distruggere la società di classe) non hanno resistito a quel formidabile argomento che sono, come avrebbe detto Hegel, le «dure repliche della storia».

La teoria marx-engelsiana della fine dello Stato è certamente la più popolare ma non è la sola…»

Norberto Bobbio, Stato, governo, società, Einaudi, 1995, pagg. 122-123

Tutti i link sono stati verificati in data odierna.

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Il fallimento intellettuale dell’Occidente è totale

29 giugno 2022

Nelle mie riflessioni di filosofia politica ho mosso una critica radicale alle concezioni che l’Occidente ha espresso in questo campo da John Locke in poi, vale a dire da ben tre secoli (cfr. 1).

Secondo tali concezioni lo Stato sarebbe un’istituzione inutile e dannosa, in altre parole quelle che Norberto Bobbio chiama giustamente “funzioni essenziali” dello Stato, cioè “la milizia e i tribunali” (2), sarebbero inutili e dannose, e quindi potrebbero essere tranquillamente eliminate (cfr. invece 3, 4).

Trovo veramente incredibile che l’Occidente — l’Occidente di Leonardo, Galileo, Newton, Darwin e Freud — abbia potuto esprimere queste assurde sciocchezze (di chiarissima origine religiosa cristiana, cfr. 1) e credere fermamente in esse (tanto che ho usato a questo proposito il termine di “delirio culturale”, 5).

E che abbia potuto trasmettere queste assurde sciocchezze al resto del mondo, per esempio alla Russia e alla Cina, mediante la teoria marx-engelsiana (cfr. 6), che è un’ideologia antistato come il mondialismo (7).

Non solo: oggi l’Occidente, per imporre a tutto il genere umano il suo primato messianico nel costruire un Nuovo Ordine Mondiale privo di Stato (cfr. 8), è pronto perfino a usare le armi nucleari contro chi si oppone a tale primato.

Il fallimento intellettuale dell’Occidente è totale.

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1) Cronologia sintetica del meme “lo Stato deve essere eliminato”

27 giugno 2020

luigicocola.wordpress.com/2020/06/27/

N.B.: è possibile in questa pagina tradurre in tutte le lingue

2) Norberto Bobbio, Stato, governo, società, Einaudi, 1995, p. 124

3) Up in Wisconsin, 2021

28 ottobre 2021

luigicocola.wordpress.com/2021/10/28/up-in-wisconsin-2021/

4) Luigi Cocola, Le nuove forme dell’utopia: europeismo e multiculturalismo – Come e perché l’Occidente cerca ripetutamente di suicidarsi, Edizione 2021, pp. 21-25

Questo volume è incluso in Luigi Cocola, Scritti Politici, scaricabile gratuitamente qui:

luigicocola.files.wordpress.com/2022/01/luigi-cocola-scritti-politici-seconda-edizione-2022.pdf

e qui:

archive.org/details/luigi-cocola-scritti-politici-seconda-edizione-2022_202201

5) Il mondialismo è un delirio culturale

18 novembre 2016

luigicocola.wordpress.com/2016/11/18/il-mondialismo-e-un-delirio-culturale/

6) «Quanto all’idea che i marxisti si fanno dello stato finale di libertà, in cui non vi sarà più bisogno di coazione, essa contempla una situazione in cui gli uomini ubbidiranno spontaneamente a tutte le regole poste per la reciproca convivenza o, come dice Lenin, «gli uomini si abitueranno a osservare le condizioni elementari della convivenza sociale senza violenza e senza sottomissione»9, o con formula analoga ma più spiegata: «gli uomini si abituano a poco a poco a osservare le regole elementari della convivenza sociale, da tutti conosciute da secoli, ripetute da millenni in tutti i comandamenti, a osservarle senza violenza, senza costrizione, senza sottomissione, senza quello speciale apparato di costrizione che si chiama stato»10.»

Norberto Bobbio, Della libertà dei moderni comparata a quella dei posteri, in Norberto Bobbio, Politica e cultura, Einaudi, 2005, p. 159

7) La teoria unificata delle ideologie antistato

20 marzo 2014

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8) Perché l’Occidente sta attuando nei confronti della Russia una politica talmente errata da risultare suicida?

19 giugno 2022

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Perché l’Occidente sta attuando nei confronti della Russia una politica talmente errata da risultare suicida?

19 giugno 2022

In internet molti esprimono grande sconcerto per la politica estremamente sconsiderata che l’Occidente sta attuando nei confronti della Russia, ma non riescono a dare un’adeguata spiegazione di tale situazione.

Perché l’Occidente sta attuando nei confronti della Russia una politica talmente errata da risultare suicida?

Quanto segue è la mia personale spiegazione.

Max Weber indicò in Politik als Beruf due etiche “inconciliabilmente opposte”: “«l’etica della convinzione» (gesinnungsethisch)” e “«l’etica della responsabilità» (verantwortungsethisch) [il neretto è mio] (1).

Ecco come egli le descrive:

“Ma c’è una differenza abissale tra l’agire seguendo la massima ispirata all’etica della convinzione, secondo cui, in termini religiosi, «il cristiano opera giustamente e rimette l’esito nelle mani di Dio» 62, e l’agire seguendo l’etica della responsabilità, secondo cui si deve rispondere delle (prevedibili) conseguenze della propria azione…

…Nel mondo reale sperimentiamo certamente sempre che chi segue l’etica della convinzione si trasforma improvvisamente nel profeta chiliastico 65…” (2)

L’Occidente, o più precisamente la setta dell’élite globalista occidentale (ai cui vertici ci sono le teste coronate d’Europa), sta attualmente seguendo l’etica della convinzione, perché tale setta, come scrivo da anni, è in preda a un vero e proprio delirio culturale di origine religiosa cristiana (delirio culturale che prende il nome di mondialismo, o globalismo, o internazionalismo liberale, o internazionalismo di David Rockefeller, cfr. la mia Teoria unificata delle ideologie antistato, 3), il cui scopo è quello di eliminare dalla faccia della terra lo Stato, il quale invece, a mio giudizio, come parimenti scrivo da anni, rientra a pieno diritto nella classe degli universali culturali studiata dalla Antropologia culturale.

Ecco cosa scrisse Norberto Bobbio su tale argomento:

“E se lo Stato fosse un male e per di più non necessario? La risposta affermativa a questa domanda ha dato vita alle varie teorie della fine dello Stato. Occorre premettere che in tutte queste teorie lo Stato è inteso sempre come il detentore del monopolio della forza e quindi come la potenza che, unica su un determinato territorio, ha i mezzi per costringere i reprobi e i recalcitranti anche ricorrendo in ultima istanza alla coazione. Pertanto fine dello Stato vuol dire nascita di una società che può sopravvivere e prosperare senza bisogno di un apparato di coercizione…

…La più popolare delle teorie che sostengono l’attuabilità o addirittura l’avvento necessario di una società senza Stato è quella marxiana o per meglio dire engelsiana…

…La teoria marx-engelsiana della fine dello Stato è certamente la più popolare ma non è la sola.” (4)

È incontestabile che sia la Russia sia la Cina furono corrotte dalla teoria marx-engelsiana, ma ciononostante esse sono attualmente molto più propense dell’Occidente all’etica della responsabilità, in primo luogo perché hanno enormi contrappesi patriottici e nazionalisti (che l’Occidente non ha più), e in secondo luogo perché l’Occidente le vuole messianicamente distruggere, in quanto esso si ritiene il solo e unico vero depositario del verbo chiliastico.

Infatti tutti i creatori delle ideologie antistato — e financo John Locke, il creatore del precursore delle ideologie antistato, cioè del liberalismo — sono occidentali (cfr. 5), ragion per cui l’Occidente si ritiene in diritto di imporre il proprio delirante programma chiliastico — che è assolutamente peculiare, vedi per esempio la promozione ossessiva dell’omosessualità, al fine ovvio di diminuire le nascite (cfr. 6), promozione che ai russi e ai cinesi proprio non piace — all’intero genere umano, “costi quel che costi” (in inglese “whatever it takes”, cfr. 7).

L’epicentro del Male è l’Occidente.

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1) Max Weber, La politica come professione, trad. it. di Politik als Beruf, Armando, 2005, pagg. 102-103

2) Ibidem, pagg. 103-105

3) La teoria unificata delle ideologie antistato

20 marzo 2014

luigicocola.wordpress.com/2014/03/20/

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4) Norberto Bobbio, Stato, governo, società, Einaudi, 1995, pagg. 122-123

5) Cronologia sintetica del meme “lo Stato deve essere eliminato”

27 giugno 2020

luigicocola.wordpress.com/2020/06/27/

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6) Perché il mondialismo promuove l’omosessualità

18 aprile 2015

luigicocola.wordpress.com/2015/04/18/

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7) Whatever it takes (Mario Draghi)

it.wikipedia.org/wiki/Whatever_it_takes_(Mario_Draghi)

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Perché le ideologie antistato hanno la tendenza a produrre genocidi?

5 dicembre 2021

Le ideologie antistato hanno la tendenza a produrre genocidi, basti pensare ai genocidi compiuti da Stalin, da Mao e da Pol Pot in nome dell’ideologia comunista, che è un’ideologia antistato (infatti la teoria marx-engelsiana afferma che lo Stato è soltanto uno strumento di dominio di classe e quindi se si eliminano le classi causate dalla divisione del lavoro, lo Stato scompare).

Perché nelle ideologie antistato si ha questa tendenza al genocidio?

Perché le ideologie antistato, come spiega la mia Teoria unificata delle ideologie antistato (1), non sono altro che millenarismi secolarizzati, cioè laicizzati, e i millenarismi, sia religiosi che secolarizzati, hanno storicamente la tendenza a produrre genocidi, come mostrerò più avanti.

Il millenarismo (dalla parola “mille” in latino), o chiliasmo (dalla parola “mille” in greco), è la dottrina che trae origine dal Capitolo XX dell’Apocalisse di Giovanni, l’ultimo libro del Nuovo Testamento.

Non esistono millenarismi al di fuori del Cristianesimo, checché ne dicano i globalisti per oscurare il vero significato del termine “millenarismo”. Dirò di più: nella Bibbia non esistono veri riferimenti al millenarismo oltre all’Apocalisse di Giovanni.

Tutte le ideologie antistato (sansimonismo, anarchismo, comunismo, mondialismo) sono millenarismi laicizzati.

È addirittura la Chiesa Cattolica ad affermare che il comunismo (cioè la teoria marx-engelsiana) è un millenarismo laicizzato.

Infatti il Catechismo della Chiesa Cattolica — preparato da una commissione presieduta da Papa Ratzinger quando era ancora Cardinale e approvato da Papa Wojtyła, e la cui pubblicazione in varie lingue terminò nel 1997 con l’edizione in latino — afferma in modo inequivocabile che il comunismo è un millenarismo secolarizzato; inoltre esso condanna severamente sia il millenarismo religioso, sia il millenarismo secolarizzato costituito dal comunismo:

«676 Questa impostura anti-cristica si delinea già nel mondo ogniqualvolta si pretende di realizzare nella storia la speranza messianica che non può essere portata a compimento se non al di là di essa, attraverso il giudizio escatologico; anche sotto la sua forma mitigata, la Chiesa ha rigettato questa falsificazione del regno futuro sotto il nome di millenarismo, 640 soprattutto sotto la forma politica di un messianismo secolarizzato « intrinsecamente perverso ». 641»

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«(640) Cf Sant’Offizio, Decretum de millenarismo (19 luglio 1944): DS 3839.

(641) Cf Pio XI, Lett. enc. Divini Redemptoris (19 marzo 1937): AAS 29 (1937) 65-106, che condanna « il falso misticismo » di questa « contraffazione della redenzione degli umili » (p. 69); Concilio Vaticano II, Cost. past. Gaudium et spes, 20-21: AAS 58 (1966) 1040-1042.»

www.vatican.va/archive/catechism_it/p1s2c2a7_it.htm

Nell’edizione in lingua inglese:

«676 The Antichrist’s deception already begins to take shape in the world every time the claim is made to realize within history that messianic hope which can only be realized beyond history through the eschatological judgement. the Church has rejected even modified forms of this falsification of the kingdom to come under the name of millenarianism,576 especially the “intrinsically perverse” political form of a secular messianism.577»

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«576 Cf. DS 3839.

577 Pius XI, Divini Redemptoris, condemning the “false mysticism” of this “counterfeit of the redemption of the lowly”; cf. GS 20-21.»

www.vatican.va/archive/ENG0015/__P1V.HTM

Occorre sottolineare che la condanna del millenarismo è stata la posizione ufficiale della Chiesa Cattolica da tempi antichissimi, ossia da Agostino d’Ippona, Santo e Dottore della Chiesa Cattolica, fino ai tempi di oggi, ossia fino a Papa Ratzinger.

Ecco perché l’élite globalista mondiale ha detronizzato Papa Ratzinger e ha intronizzato l’antipapa Bergoglio, che — come scrivo da molti anni — è un millenarista religioso.

Nella mia Teoria unificata delle ideologie antistato non ho fatto altro che estendere quanto affermato dalla Chiesa Cattolica sull’ideologia comunista a tutte le ideologie antistato.

Del resto, chi più della Chiesa Cattolica può sapere cosa è e cosa non è il millenarismo?

L’esempio paradigmatico di genocidio prodotto dai millenarismi è quello dei Taboriti boemi (1420).

Ecco come un eminente studioso della vicenda storica dei Taboriti boemi, Amedeo Molnár (1923, Praha – 1990, Praha), descrisse la situazione:

«Le grandi assemblee furono percorse da una ventata di millenarismo che sperava di veder annientare il male senza più indugi. L’antico mondo stava per essere purificato dal fuoco, al più tardi fra il 10 e il 14 febbraio dell’anno 1420. A questa data molti collegavano il ritorno di Cristo, che avrebbe instaurato il suo regno immediato…

…Trascorso il 15 febbraio 1420 senza che all’attesa febbrile dell’intervento divino seguisse una manifestazione concreta, ci si mise a pensare che bisognava prima, con la forza, spianare la via del Signore eliminando, anche con il ricorso alla violenza, le posizioni occupate dall’Anticristo.»

Amedeo Molnár (a cura di), I Taboriti, Claudiana Editrice, 1986, pp. 8-9

Un altro eminente studioso, Norman Cohn (London, 1915 – Cambridge, 2007), scrisse a proposito dei Taboriti boemi:

«These people were utterly convinced that while the earth was being cleansed of sinners Christ would descend ‘in glory and great power’.»

Traducendo in italiano:

«Questa gente era assolutamente convinta che quando la terra fosse stata purificata dai peccatori, Cristo sarebbe disceso “in gloria e grande potenza”.»

Norman Cohn, The Pursuit of the Millennium – Revolutionary Millenarians and Mystical Anarchists of the Middle Ages, Oxford University Press, 1970, p. 213

Ho scritto in un post di qualche anno fa:

«Quindi, quando voi pensate all’élite globalista, per esempio Jeff Bezos, Mark Zuckerberg, Bill Gates, George Soros, Angela Merkel, Emmanuel Macron, Mario Draghi, Jean-Claude Juncker, ecc. ecc., non dovete lasciarvi fuorviare dalle loro sembianze moderne, che sono solo una maschera.

Dietro questa maschera, altro non c’è che la folla medievale, urlante e ripugnante come in un quadro di Bruegel o di Bosch, che nel febbraio dell’anno 1420, nelle vicinanze di Praga, in preda a un delirio collettivo (7), aspettava la seconda venuta di Cristo.»

L’Unione Europea e il Nuovo Ordine Mondiale sono tentativi di attuare il Regno di Cristo sulla terra

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Il paradigma dei millenaristi, non importa se religiosi o laicizzati, è quello di uccidere tutti coloro che si oppongono all’eliminazione dello Stato, essendo il Regno di Cristo una condizione di perfezione trascendente, nella quale non ci può essere posto per lo Stato, cioè per un apparato di coercizione.

Norberto Bobbio scrisse:

«Quanto all’idea che i marxisti si fanno dello stato finale di libertà, in cui non vi sarà più bisogno di coazione, essa contempla una situazione in cui gli uomini ubbidiranno spontaneamente a tutte le regole poste per la reciproca convivenza o, come dice Lenin, «gli uomini si abitueranno a osservare le condizioni elementari della convivenza sociale senza violenza e senza sottomissione»9, o con formula analoga ma più spiegata: «gli uomini si abituano a poco a poco a osservare le regole elementari della convivenza sociale, da tutti conosciute da secoli, ripetute da millenni in tutti i comandamenti, a osservarle senza violenza, senza costrizione, senza sottomissione, senza quello speciale apparato di costrizione che si chiama stato»10.»

Norberto Bobbio, Della libertà dei moderni comparata a quella dei posteri, in Norberto Bobbio, Politica e cultura, Einaudi, 2005, p. 159

Ovviamente, come tutti sanno, l’ideologia comunista ha fallito il suo scopo finale di eliminare lo Stato, l’Unione Sovietica non esiste più (la Cina non fa testo, essa non fa che proseguire la sua antichissima tradizione di dispotismo asiatico), perché, come ho scritto innumerevoli volte, l’umanità non può vivere senza un apparato di coercizione, cioè senza lo Stato (per es. cfr. 2).

Infatti lo Stato (cfr. la mia Teoria dello Stato, 3) è una necessità razionale, è un universale culturale.

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1) La teoria unificata delle ideologie antistato

20 marzo 2014

luigicocola.wordpress.com/2014/03/20/

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2) Up in Wisconsin, 2021

28 ottobre 2021

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3) Luigi Cocola, Le nuove forme dell’utopia: europeismo e multiculturalismo – Come e perché l’Occidente cerca ripetutamente di suicidarsi, Edizione 2021, pp. 21-25

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La soluzione finale alla questione dello Stato

25 novembre 2021

Al contrario di molti che da tempo straparlano di ebrei (adesso molto meno, perché tutti possono vedere che Israele si sta suicidando), di massoneria, di satanismo e di altre sciocchezze, ho sempre cercato di usare la Ragione (e solidi riferimenti culturali) per interpretare la realtà.

E la realtà è questa: l’élite globalista mondiale (che comprende anche l’élite russa e l’élite cinese, corrotte entrambe dalle ideologie antistato occidentali mediante la teoria marx-engelsiana), dopo che l’istinto di sopravvivenza dei popoli si era incarnato in Donald Trump, ha deciso che per eliminare lo Stato non era più possibile usare il “principio della rana bollita”, cioè un genocidio lento (basato sulla triade: povertà, immigrazione e distruzione della famiglia), e quindi è passata a un genocidio veloce, usando malvagiamente un’arma biologica ingegnerizzata nei suoi laboratori segreti.

Questa è la soluzione finale alla questione dello Stato escogitata dall’élite globalista mondiale.

Quando si parla di soluzione finale si allude ovviamente a Hitler e al nazismo.

Bisogna però capire che le similitudini con il nazismo si limitano alla assoluta e mostruosa malvagità di entrambe le élites, quella nazista e quella globalista mondiale.

Sono entrambe élites mostruose.

Per quanto riguarda gli scopi, queste due élites differiscono enormemente, anzi sono diametralmente opposte.

I nazisti volevano rafforzare lo Stato, i globalisti lo vogliono eliminare.

È lo Stato la questione, ma pare che pochi l’abbiano capito.

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