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L’élite globalista occidentale è millenarista non solo in modo secolarizzato, ma anche in modo esplicitamente religioso

26 aprile 2024

Ovviamente ciò conferma la mia “Teoria unificata delle ideologie antistato”, che è basata sul millenarismo, inoltre viene così avvalorato il mio vecchio concetto di “psicosi religiosa collettiva”, che a suo tempo misi da parte per usare un termine più forbito, cioè “delirio culturale”.

Ho molto scritto sulla dottrina del millenarismo o chiliasmo (essa si trova solo e unicamente nell’Apocalisse di Giovanni, l’ultimo libro del Nuovo Testamento), che è la chiave per capire sia cos’è il globalismo e sia cosa intendono fare, anzi cosa stanno già facendo da tempo, le élites globaliste.

In sintesi il millenarismo è la prescrizione di eliminare lo Stato dalla faccia della terra, cfr.:

Cronologia sintetica del meme “lo Stato deve essere eliminato”

luigicocola.wordpress.com/2020/06/27/cronologia-sintetica-del-meme-lo-stato-deve-essere-eliminato/

Dico “élites globaliste” perché non esiste solo l’élite globalista occidentale, sono globaliste anche l’élite russa e l’élite cinese — come ho scritto innumerevoli volte — anche se si combattono fra loro. La dimostrazione inequivocabile di ciò è che tutte e tre queste élites hanno pienamente aderito al golpe della pandemia COVID-19 e dei vaccini anticovid.

L’élite russa e l’élite cinese all’apparenza sembrano più “normali” dell’élite globalista occidentale ed è facile spiegare perché: esse sono state corrotte solo nel secolo scorso dal millenarismo secolarizzato, sotto forma dell’ideologia comunista. Il millenarismo religioso non ha mai intaccato il cristianesimo ortodosso, per via del cesaropapismo genialmente inventato a suo tempo da Costantino il Grande, quindi i russi, pur essendo cristiani, da questo punto di vista sono integri, non parliamo poi dei cinesi, che non sono cristiani affatto. Questa è la differenza fra l’élite globalista occidentale da un lato e le élites russa e cinese dall’altro.

Poco tempo fa ho avuto una breve esperienza su Twitter (breve perché Twitter non mi è affatto congeniale, il mio carattere non è adatto), che mi ha fatto capire un dato che in precedenza mi era sfuggito.

Su Twitter lessi che un utente si chiedeva perché mai il personale sanitario durante il periodo della COVID-19 ballasse al ritmo della canzone Jerusalema in molti video disponibili in rete e io risposi che si trattava di un’evidente invocazione al Regno di Cristo dell’Apocalisse di Giovanni, per capirlo è sufficiente una rapida lettura del testo della canzone, considerando anche il suo titolo.

Questa mia risposta non fu accolta molto bene, perché la gente è indottrinata a credere che il globalismo sia opera dei satanisti oppure degli ebrei, entrambi i quali non invocherebbero di certo il Regno di Cristo. Senza parlare degli altri innumerevoli capri espiatori del globalismo.

Per inciso, a causa di tale indottrinamento, ritengo che la maggior parte dei siti cosiddetti complottisti siano in realtà siti di disinformazione. Forse mi sbaglio, ma l’alternativa è la stupidità assoluta.

Questo dato dei balletti al ritmo di Jerusalema durante il golpe della pandemia COVID-19 e dei vaccini anticovid (la moda di questi balletti è prettamente occidentale e i diritti d’autore della canzone Jerusalema, uscita nel 2019, sono del Warner Music Group, con sede a New York, in precedenza Warner Bros. Records) mi ha fatto improvvisamente capire che l’élite globalista occidentale è certamente consapevole degli strettissimi legami che l’ideologia globalista (uno dei vari millenarismi secolarizzati) ha con il millenarismo religioso, basti pensare all’intervista a Emmanuel Macron del Financial Times nel 2020, in cui egli disse: «La bête de l’évènement est là et elle arrive», riferendosi ovviamente al capitolo 13 dell’Apocalisse di Giovanni, cfr.:

Emmanuel Macron au Financial Times le 16/04/2020 : “La bête de l’évènement est là et elle arrive”

youtu.be/D5Uk9dlJV28

Oppure basti pensare a ciò che George W. Bush disse a Jacques Chirac nel 2003:

«Deux noms mystérieux qui ont été prononcés par George W. Bush alors qu’il tentait de convaincre la France d’entrer en guerre à ses côtés en Irak…

…Bush aurait déclaré à Chirac que Gog et Magog étaient à l’œuvre au Proche-Orient, et que les prophéties bibliques étaient en train de s’accomplir. C’était quelques semaines avant l’intervention en Irak. Stupéfaction du président français, à qui les noms de Gog et Magog ne disent rien.»

Un petit scoop sur Bush, Chirac, Dieu, Gog et Magog

www.nouvelobs.com/rue89/rue89-chirac/20070917.RUE1698/un-petit-scoop-sur-bush-chirac-dieu-gog-et-magog.html

E devo sottolineare che, diversamente da ciò che afferma il sito che riporta questa notizia, il virgolettato “Gog e Magog” è scritto solo una volta nella Bibbia e precisamente nell’Apocalisse di Giovanni, 20, 8, come chiunque può controllare facilmente con un pdf della Bibbia (io ho usato quello della Bibbia CEI 2008).

Del resto la bandiera dell’Unione Europea, la punta di diamante del globalismo, è l’esplicita esibizione grafica del fatto che l’élite globalista occidentale vuole consapevolmente attuare il Regno di Cristo sulla terra di cui parla l’Apocalisse di Giovanni, ecco infatti un mio post del 2015:

«Leggiamo cosa scrive a questo proposito l’Economist:

«The European flag of 12 yellow stars on a blue background also owes something to Catholicism. Arsene Heitz, who designed it in 1955, recently told Lourdes magazine that his inspiration had been the reference in the Book of Revelation, the New Testament’s final section, to “a woman clothed with the sun…and a crown of twelve stars on her head.”»…

…Leggiamo questo passo dell’Apocalisse di Giovanni:

«Un segno grandioso apparve nel cielo: una donna vestita di sole, con la luna sotto i suoi piedi e, sul capo, una corona di dodici stelle. Era incinta, e gridava per le doglie e il travaglio del parto.»

(Apocalisse di Giovanni, 12, 1-2, Bibbia CEI 2008)»

L’Apocalisse e l’Unione Europea

luigicocola.wordpress.com/2015/03/08/lapocalisse-e-lunione-europea/

Poi c’è la fondamentale questione Obama-Gioacchino da Fiore.

Gioacchino da Fiore (1130/35-1202) fu un famoso millenarista del Medio Evo, della cui visione millenarista San Francesco d’Assisi (1182-1226) venne considerato l’attuatore, perciò poi Bergoglio assunse il nome pontificale di Francesco.

Mai nella storia, e per fondati motivi, un Papa aveva assunto tale nome: perché la Chiesa Cattolica, dopo Agostino d’Ippona (354-430), Santo e Dottore della Chiesa, cioè da tempo immemorabile, ha sempre condannato il millenarismo. Notare che Gioacchino da Fiore non fu mai dichiarato Santo dalla Chiesa Cattolica, tantomeno Dottore della Chiesa, che è un titolo molto esclusivo.

Obama nel 2008 citò per tre volte Gioacchino da Fiore, anche se poi ciò venne smentito dai media.

Ecco infatti cosa scrisse il sito chiesa.espresso.repubblica.it il 23 agosto 2010:

«Appare così forte la parentela ideale tra Obama e Gioacchino da Fiore, che nel 2008 corse sui media di tutto il mondo la notizia che il futuro presidente degli Stati Uniti per tre volte si era riferito a lui in discorsi chiave della sua campagna elettorale.

La notizia trovò tale credito che il 27 marzo 2009 il francescano Raniero Cantalamessa, predicatore ufficiale della casa pontificia, la rilanciò in una delle sue prediche di Quaresima al papa e alla curia romana.

In realtà la notizia era falsa. Mai Obama ha citato Gioacchino da Fiore in qualche suo discorso. Nel loro libro, Cervo e Ferraresi ricostruiscono con precisione la genesi e la storia di questo falso, nel quale è caduto anche il predicatore del Vaticano.

Per aver ricordato, nel suo sermone, che Gioacchino da Fiore era un eretico, padre Cantalamessa fu interpellato dall’agenzia on line della conferenza episcopale degli Stati Uniti, “Catholic News Service”. Alla quale dichiarò:

“Qualcuno ha usato le mie parole per insinuare che considero anche Obama un eretico come Gioacchino, mentre io ho una profonda stima per il nuovo presidente degli Stati Uniti”.»

chiesa.espresso.repubblica.it/articolo/1344430.html

Il fatto è che la citazione di Gioacchino da Fiore da parte di Obama è riportata da Wikipedia in lingua italiana in data 26 aprile 2024 alla voce “Gioacchino da Fiore”:

«Barack Obama fece del pensiero di Gioacchino da Fiore, un punto di riferimento: il presidente degli Stati Uniti d’America Barack Obama, nella stesura della sua tesi di laurea, lo citò a più riprese durante la sua campagna elettorale per le presidenziali[13], che definisce come “maestro della civiltà contemporanea” e “ispiratore di un mondo più giusto”, usato non come citazione generica ma con specifico riferimento al moto “change we can”, «per indicare la necessità di un cambiamento radicale della storia.[…], citando il portabandiera di una società più giusta, e pensando all’apertura di un’epoca straordinaria, in cui lo spirito riuscirà a cambiare il cuore degli uomini»[14]…

…[13] ^ L’eretico obamita – Il profeta democratico si ispira a Gioacchino da Fiore, mistico medioevale Con la sua idea (fraintesa) del paradiso in terra aveva irretito la modernità, su il Foglio, di Mattia Ferraresi | 27 marzo 2009 ore 17:44

[14]^ USA: DON BAGET BOZZO, INTERESSANTE CHE OBAMA CITI GIOACCHINO DA FIORE-una finezza culturale che vorrei capire meglio, di don Gianni Baget Bozzo, a Adnkronos, Roma, 2008 08 28»

it.wikipedia.org/wiki/Gioacchino_da_Fiore

E il 27 marzo 2009 Il Foglio pubblicò questo articolo, reperibile in rete a tutt’oggi:

«Dopo le parole del predicatore del Papa
L’eretico obamita
“Il fatto che il neo eletto presidente degli Stati Uniti, durante la sua campagna elettorale, si sia riferito per tre volte a Gioacchino da Fiore, ha riacceso l’interesse per la dottrina di questo monaco del medio evo”, ma la sua tesi di una “era dello Spirito” dopo quelle del Padre e del Figlio “è falsa ed eretica perchè intacca il cuore stesso del dogma trinitario”: padre Raniero Cantalamessa, predicatore della Casa Pontificia, ha voluto sottolineare questo aspetto nella premessa con cui ha introdotto la terza predica di Quaresima alla presenza del Papa. (Agi)

L’idea di “una terza Era dello Spirito che succederebbe a quella del Padre nell’Antico Testamento e di Cristo nel Nuovo e’ falsa ed eretica perche’ intacca il cuore stesso del dogma trinitario”, per il quale il tempo dello Spirito non e’ successivo, ma “co-estensivo al tempo di Cristo”. Lo ha affermato il predicatore della Casa Pontificia, padre Raniero Cantalamessa, che alla presenza del Papa ha tenuto oggi una meditazione alla Curia Romana. “Il fatto che il neo eletto presidente degli Stati Uniti, durante la sua campagna elettorale, si sia riferito per tre volte a Gioacchino da Fiore, ha riacceso l’interesse per la dottrina di questo monaco del medio evo”, ha sottolineato il religioso cappuccino ricordando pero’ che il pensiero di Gioacchino non e’ da condannare in blocco e ci si puo’ chiedere se l’idea di un’Era dello Spirito sia davvero sua. A Gioacchino da Fiore il presidente Obama si era riferito nel discorso di accettazioen della candidatura democratica chiamandolo “maestro della civilta’ contemporanea” e “ispiratore di un mondo piu’ giusto”. Per padre Cantalamessa e’ necessaria “una sana armonia tra l’ascolto di cio’ che lo Spirito dice a me, singolarmente, con cio’ che dice alla Chiesa nel suo insieme e attraverso la Chiesa ai singoli. Con il suo decreto sulla liberta’ di coscienza il concilio Vaticano II ha voluto operare appunto questa sintesi”…

…Dal Foglio del 4 ottobre 2008:

In principio era lo speechwriter. Poi il testo è passato all’oratore, al migliore in circolazione, ed è diventato suo. Per tre volte nei discorsi elettorali di Barack Obama, candidato democratico alla Casa Bianca, è affiorata la citazione dotta e inusuale di un monaco calabrese del XII secolo noto alla critica, molto meno al pubblico: Gioacchino Da Fiore. Solo piccole annotazioni, ma molto significative; Obama lo ha definito “maestro della civiltà contemporanea” e “ispiratore di un mondo più giusto”. Non ha parlato di “bravo filosofo medievale” – per questo sarebbe bastato un Alessandro d’Afrodisia qualsiasi –, ma ha riferito con sommo rispetto di un personaggio che ritiene influente ancora oggi. Applausi a scena aperta da San Giovanni in Fiore, tenace comune della Sila dove il filosofo e mistico è nato, con tanto di invito ufficiale a visitare il paesino e offerta della cittadinanza onoraria.

C’è da gioire, si dice, che un americano – per di più giovane, potente e cool – impreziosisca la propria eloquenza con incursioni nelle stanze migliori dell’accademia filosofica. Gianni Vattimo – la cui storia si intreccia con il filosofo non solo in senso accademico, essendosi candidato a sindaco del comune calabro –, ha esultato: “Gioacchino da Fiore dovrebbe essere l’ispiratore della nostra cultura. Sono contento che Obama lo abbia citato e spero ancora di più che vinca le elezioni”. Sarà che per Gioacchino passano una pervicace eresia e una causa di beatificazione, ma il senso della sua opera è una sentina di controversie e trappole interpretative. E’ certo, invece, che la sua cifra sia la profezia…

…Don Gianni Baget Bozzo dice al Foglio che “l’idea di una pienezza della storia, di uno schema etico che conduce alla pacificazione della società americana è intrecciato con le profezie di Gioacchino Da Fiore, che hanno reso l’utopia americana un classico”. L’humus culturale americano, ancora da plasmare, completamente poroso, si impregna delle dottrine gioachimite, che lungi dal rimanere confinate nelle riserve accademiche, tendono a diventare una vulgata. Che Obama arrivi a citare direttamente Gioacchino è un fatto curioso ma per nulla sorprendente. E’ verosimile che il candidato democratico non abbia confidenza con i testi di Gioacchino, ma i suoi più stretti collaboratori – fra cui un antropologo italiano, Aldo Civico –, negano di aver suggerito il riferimento a Obama, il quale si sarebbe accostato a Gioacchino in modo autonomo…

…Massimo Introvigne, sociologo e fondatore del Centro studi sulle nuove religioni, spiega al Foglio che “nelle università americane c’è un grande ritorno delle teorie di Gioacchino, è probabile che la citazione sia semplicemente opera di uno speechwriter”.

Un possibile mediatore potrebbe essere la Trinity Church frequentata da Obama a Chicago e presieduta dal reverendo Jeremiah Wright: “Potrebbe avere risentito – dice Introvigne – degli influssi della teologia della liberazione, che storicamente si è associata ad alcune distorsioni del pensiero di Gioacchino Da Fiore, immaginando che fosse possibile instaurare un regno di pace sulla terra; giudico pericoloso questo tentativo, chi ha provato a metterlo in pratica ha generato un sacco di guai”.»

www.ilfoglio.it/articoli/2009/03/27/news/l-eretico-obamita-69870/

Ho salvato questo articolo del Foglio sulla Wayback Machine di archive.org:

web.archive.org/web/20240425060726/https://www.ilfoglio.it/articoli/2009/03/27/news/l-eretico-obamita-69870/

E ne scrisse perfino The Times il 27 marzo 2009:

«Medieval monk hailed by Barack Obama was a heretic, says Vatican

Richard Owen in Rome

Friday March 27 2009, 3.16pm,

The Vatican has dismissed as a heretic a mystical medieval monk apparently cited by Barack Obama as a moral authority and visionary. According to Father Raniero Cantalamessa, preacher to the Pontifical Household, the US President referred in campaign speeches to Gioacchino da Fiore, or Joachim of Fiore, as a ‘’master of contemporary civilisation’’ who had sought to create a better world. Drawing on the Book of Revelation, Gioacchino envisaged a “new age of the Holy Spirit” in which the Church hierarchy would cease to exist and Christians would unite with infidels in an “Order of the Just”.»

www.thetimes.co.uk/article/medieval-monk-hailed-by-barack-obama-was-a-heretic-says-vatican-l3g3tm9z6kq

Insomma cosa accadde il 27 marzo 2009? Sostanzialmente Papa Ratzinger fece accusare Obama di essere un eretico, perché il millenarismo è condannato dalla Chiesa Cattolica fin dai tempi di Agostino d’Ippona, condanna recentissimamente ribadita dal Catechismo della Chiesa Cattolica, preparato da una commissione presieduta proprio da Papa Ratzinger quando era ancora Cardinale e approvato da Papa Wojtyła, ecco qui:

«676 Questa impostura anti-cristica si delinea già nel mondo ogniqualvolta si pretende di realizzare nella storia la speranza messianica che non può essere portata a compimento se non al di là di essa, attraverso il giudizio escatologico; anche sotto la sua forma mitigata, la Chiesa ha rigettato questa falsificazione del regno futuro sotto il nome di millenarismo, 640 soprattutto sotto la forma politica di un messianismo secolarizzato « intrinsecamente perverso ». 641»

www.vatican.va/archive/catechism_it/p1s2c2a7_it.htm

Nell’edizione inglese del Catechismo della Chiesa Cattolica:

«676 The Antichrist’s deception already begins to take shape in the world every time the claim is made to realize within history that messianic hope which can only be realized beyond history through the eschatological judgement. the Church has rejected even modified forms of this falsification of the kingdom to come under the name of millenarianism,576 especially the “intrinsically perverse” political form of a secular messianism.577»

www.vatican.va/archive/ENG0015/__P1V.HTM

Dopodiché, durante la presidenza Obama, Papa Ratzinger fu detronizzato e venne intronizzato l’antipapa millenarista Bergoglio, che non solo io definii nel 2015 “millenarista”, perfino un gesuita americano, James Vincent Schall, che fu “Professor of Political Philosophy in the Department of Government at Georgetown University”, scrisse nel 2015 un articolo intitolato Apocalyptic and Utopian: On Pope Francis’ Bolivian Manifesto:

www.catholicworldreport.com/2015/07/24/apocalyptic-and-utopian-on-pope-francis-bolivian-manifesto/

web.archive.org/web/20240425091404/https://www.catholicworldreport.com/2015/07/24/apocalyptic-and-utopian-on-pope-francis-bolivian-manifesto/

Vedi anche:

Papa Bergoglio è un millenarista

luigicocola.wordpress.com/2015/08/18/papa-bergoglio-e-un-millenarista/

Del resto qualsiasi teologo sa che usare come nome pontificale il nome di San Francesco d’Assisi vuol dire essere millenarista.

Tutto ciò avvalora il mio vecchio concetto di “psicosi religiosa collettiva” per quanto riguarda l’élite globalista occidentale.

Ecco cosa io scrissi nel 2016:

«Il mondialismo (in inglese globalism, in francese mondialisme) è il nostro “Nightmare of Moloch”.

Capirlo bene, analizzarlo bene, è essenziale.

Molti, non capendo di quale natura sia il mostro, il cancro che ci minaccia, pensano che la vittoria elettorale di Hillary Clinton (l’alfiere del mondialismo) non implichi una guerra nucleare tra NATO e Russia, pensano incredibilmente che con la guerrafondaia Hillary Clinton sia possibile la pace tra Occidente e il resto del genere umano, argomentando che la guerra nucleare è contro la Ragione…

La verità è che il mondialismo è una psicosi religiosa collettiva

Il mondialismo è una psicosi religiosa collettiva.

luigicocola.wordpress.com/2016/10/26/il-mondialismo-e-una-psicosi-religiosa-collettiva/

E ancora:

«Si tratta dunque di un comportamento collettivo irrazionale di natura religiosa cristiana, che arriva ad assumere i caratteri di fanatismo religioso collettivo o addirittura di psicosi religiosa collettiva.

Non c’è nessuna differenza qualitativa tra il suicidio che gli americani potrebbero commettere ora votando per Hillary Clinton e altri suicidi di massa avvenuti in passato: p.e. il suicidio di massa del Tempio del popolo di Jim Jones

Se il popolo USA non sostiene Donald Trump

luigicocola.wordpress.com/2016/08/04/se-il-popolo-usa-non-sostiene-donald-trump/

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Avvertenza ai lettori

17 gennaio 2024

Fissato

Sono l’unico ad aver dato una spiegazione razionale ed esaustiva della follia che ha colpito oggi l’umanità (sì, anche la Russia e la Cina, non solo l’Occidente!).

La Russia e la Cina sono state colpite anch’esse da questa follia odierna, perché furono contagiate nel Novecento dall’ideologia comunista, che è un’ideologia nata in Occidente.

In realtà si tratta di un processo storico che va avanti da quasi duemila anni: prima “millenarismo religioso”, poi con John Locke “millenarismo secolarizzato”.

La dottrina del millenarismo religioso o millenarismo tout court — parusìa intermedia di Cristo e instaurazione, prima del giudizio universale e della fine dei tempi, cioè nella storia, cioè sulla terra, del Regno di Cristo, della durata di mille anni, una condizione di perfezione trascendente che rende inutile e dannoso lo Stato — è contenuta unicamente nel Capitolo XX dell’Apocalisse di Giovanni, l’ultimo libro del Nuovo Testamento, libro scritto secondo la tradizione nel 95 d.C., durante la seconda persecuzione dei cristiani sotto Domiziano.

Nei quattro Vangeli non c’è la dottrina del millenarismo religioso: dopo la parusìa di Cristo c’è immediatamente il giudizio universale e la fine dei tempi, in altre parole non c’è la parusìa intermedia, c’è solo una parusìa, quella finale.

La dottrina del millenarismo secolarizzato fu creata da John Locke (“Two Treatises of Government”, Essay Two, Chapter III, 19, 1690, 1), sostituendo al concetto religioso della parusìa intermedia di Cristo due concetti filosofici, quindi laici: il concetto della bontà naturale dell’uomo (concetto ripreso e rafforzato nel secolo XVIII da Jean-Jacques Rousseau), il quale rende inutile e dannoso lo Stato, e il concetto che la Ragione conduce inevitabilmente all’eliminazione dello Stato (concetto ripreso e rafforzato nel secolo XIX dal Conte Henri de Saint-Simon). Purtroppo questi due concetti filosofici sono assolutamente sbagliati, come ho mostrato innumerevoli volte nei miei scritti politici.

Per capire appieno questo processo storico bimillenario è indispensabile conoscere la “Teoria dei memi” di Richard Dawkins (2).

Da puntualizzare che è la stessa Chiesa di Roma, nel “Catechismo della Chiesa Cattolica” (676 e note relative, 3), preparato da una commissione presieduta da Papa Ratzinger quando era ancora Cardinale e approvato da Papa Wojtyła, ad affermare inequivocabilmente che il comunismo (una delle ideologie antistato indicate dalla mia “Teoria unificata delle ideologie antistato”) è una forma secolarizzata di millenarismo.

È semplice e ovvio estendere ciò alle altre ideologie antistato indicate dalla mia “Teoria unificata delle ideologie antistato”, cioè sansimonismo, anarchismo e globalismo.

Inoltre il “Catechismo della Chiesa Cattolica” (676 e note relative, 3) condanna fermamente sia il millenarismo (cioè quello religioso), “anche sotto la sua forma mitigata”, sia il millenarismo “secolarizzato”, cioè ogni tipo di millenarismo (“…ogniqualvolta si pretende di realizzare nella storia la speranza messianica…”).

Da Agostino d’Ippona (Santo e Dottore della Chiesa) in poi fino a Papa Ratzinger, ossia per molti secoli, la posizione ufficiale della Chiesa di Roma è sempre stata quella agostiniana: ci sarà solo una parusìa (cioè quella finale), non ci sarà la parusìa intermedia, non ci sarà il Regno di Cristo nella storia (cioè sulla terra), il millenarismo è una falsa credenza dovuta a un errore d’interpretazione, il millenarismo in tutte le sue forme è fermamente condannato.

Per questo motivo l’élite globalista occidentale ha detronizzato Papa Ratzinger e ha intronizzato un antipapa millenarista, cioè Bergoglio.

Nota posteriore: un intelligente utente di Twitter mi chiese ulteriori chiarimenti sul millenarismo e io gli consigliai di leggere un mio post del 2017: “L’Apocalisse di Giovanni, il millenarismo e il mondialismo” (4).

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1) John Locke, “Two Treatises of Government”, Essay Two, Chapter III, 19, 1690

È scaricabile qui (pagina visitata in data odierna):

socialsciences.mcmaster.ca/econ/ugcm/3ll3/locke/index.html

2) Richard Dawkins, “Il gene egoista”, Zanichelli, 1979 (trad. it. di “The Selfish Gene”, Oxford University Press, 1976), pagg. 162-172

3) Il numero 676 del “Catechismo della Chiesa Cattolica” è scaricabile qui (pagina visitata in data odierna):

www.vatican.va/archive/catechism_it/p1s2c2a7_it.htm

4) “L’Apocalisse di Giovanni, il millenarismo e il mondialismo”

luigicocola.wordpress.com/2017/12/19/lapocalisse-di-giovanni-il-millenarismo-e-il-mondialismo/

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Per alcuni la comprensione di un fenomeno è assai meno importante dell’azione: questa è un’opinione ridicola, senza capire l’azione non è nulla.

Riflessioni di filosofia politica sull’ideologia liberale e sull’ideologia globalista.

Teoria dello Stato.

Teoria unificata delle ideologie antistato.

Le ideologie antistato sono un delirio culturale di origine religiosa cristiana, sono una vera e propria degenerazione del Cristianesimo.

Per scaricare i miei “Scritti Politici”:

luigicocola.wordpress.com/2022/08/12/my-books-download-4/

archive.org/details/luigi-cocola-scritti-politici-terza-edizione-2022

Per scaricare i miei “Ultimi Scritti Politici”:

luigicocola.wordpress.com/2023/08/04/download-ultimi-scritti-politici/

archive.org/details/ultimi-scritti-politici

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L’umanità intera è nelle mani di tre élites irresponsabili

4 luglio 2023

Ho già scritto su questo argomento alla fine dell’anno scorso, ma adesso la situazione internazionale è peggiorata.

Contrariamente al mio solito non fornirò link, il lettore che voglia trovare le fonti delle notizie che riporto le troverà facilmente nel mio blog, oppure usando uno dei vari motori di ricerca.

Dmitry Medvedev, che deve avere del sangue Romanov nelle vene, perché assomiglia in modo incredibile allo Zar Nicola II (tranne che nei baffi di quest’ultimo), ha detto ieri che un’apocalisse nucleare non solo è possibile, ma anche abbastanza probabile (proprio come sostengo io da parecchio tempo su questo blog). Però ha omesso di dire che è l’assurdo immobilismo della strategia militare russa a portare a questa situazione. Certo, la causa prima è la folle aggressione dell’élite globalista occidentale alla Russia iniziata nel 2014, ma l’assurda strategia militare scelta da Vladimir Putin, che è il capo legittimo dell’élite russa (infatti il colpo di Stato organizzato da Yevgeny Prigozhin è fallito miseramente), costituisce la causa seconda.

Per quanto riguarda l’élite cinese, Xi Jinping, invece di supportare militarmente la Russia in Ucraina, si trastulla ad accogliere calorosamente Bill Gates, definito come amico americano, del resto a febbraio scorso Jinping ha dichiarato di sostenere l’Organizzazione Mondiale della Sanità (e anche la narrazione del climate change), quindi è ovvio che egli consideri Bill Gates suo amico…ah, un momento, Bill Gates non fa parte dell’élite globalista occidentale, sì, l’élite che si sta preparando a usare Taiwan per attaccare la Cina, proprio come essa ha usato l’Ucraina per attaccare la Russia? Eh già…

La verità è che l’umanità intera è nelle mani di tre élites irresponsabili: quella occidentale, quella russa e quella cinese.

Siccome non possiamo farci niente, consiglio a tutti di pensare ad altro, ai propri affetti, ai propri hobby, alle vacanze estive. Da parte mia smetterò di scrivere su questo blog, ho comprato una maschera per lo snorkeling e ho iniziato a fare un po’ di jogging, come quand’ero ragazzo.

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L’ignoranza del globalismo porta a enormi errori politici

21 giugno 2023

La notizia clamorosa, riportata da tutti media, è che Joe Biden ha definito Xi Jinping “un dittatore”, nonostante appena il giorno prima il segretario di Stato degli Stati Uniti d’America, vale a dire il ministro degli esteri americano, Antony Blinken, avesse incontrato Jinping e avesse poi rilasciato una dichiarazione distensiva in cui affermava che gli Stati Uniti non sostengono l’indipendenza di Taiwan.

Ecco cosa scrive il Corriere della Sera:

«L’uscita del presidente americano non è passata inosservata a Pechino. «Una grave violazione della dignità politica della Cina, un’osservazione assurda, una provocazione altamente irresponsabile, che non riflette la realtà e contravviene alle pratiche diplomatiche», ha reagito il portavoce degli Esteri cinese.»

www.corriere.it/esteri/23_giugno_21/perche-biden-ha-chiamato-xi-jinping-dittatore-b3a339d6-1011-11ee-bc1e-12c4aba14b7e.shtml

Ed ecco cosa scrive l’Unità:

«A un giorno dal faccia a faccia tra Blinken e Xi Jinping i toni tra Washington e Pechino tornano dunque a farsi tesi. L’uscita di Biden ha sorpreso un po’ tutti…

…L’emittente statale China Central Television aveva riferito le parole di Xi Jinping all’ospite [Blinken, nota mia]: “Nessuna delle due parti può modellare l’altra secondo i propri desideri, tanto meno privare l’altra del suo legittimo diritto allo sviluppo”. Pechino “spera sempre che le relazioni Cina-Usa siano sane e stabili e che i due paesi possano superare tutte le difficoltà e trovare il modo giusto per per andare d’accordo tra loro, caratterizzato da rispetto reciproco, coesistenza pacifica e cooperazione vantaggiosa per tutti. Si spera che gli Stati Uniti adottino un atteggiamento razionale e pragmatico e vengano incontro alla Cina e mettano in atto azioni per stabilizzare le relazioni e migliorare la situazione dei rapporti sino-americani”.»

www.unita.it/2023/06/21/xi-jinping-e-un-dittatore-la-clamorosa-uscita-di-biden-dopo-le-prove-di-disgelo-di-blinken-in-cina/

Cosa hanno detto i russi?

«Il commento di Mosca

La definizione di “dittatore” usata da Biden nei confronti di Xi Jinping fa parte di una serie di “manifestazioni inaccettabili” della politica estera statunitense. L’ha affermato oggi il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, che ha aggiunto: “Gli Usa conducono una politica controversa e imprevedibile”. Questo il commento del portavoce del Cremlino Dmitry Peskov citato dall’agenzia Ria Novosti.»

www.tgcom24.mediaset.it/mondo/usa-cina-biden-definisce-xi-dittatore_66296717-202302k.shtml

Ebbene, a me l’uscita del presidente americano non sorprende affatto, al contrario sarei stato molto sorpreso se Biden non avesse contraddetto Blinken. Naturalmente Biden è il fantoccio della setta dell’élite globalista occidentale, il cui capo, a rigor di logica, dovrebbe essere Charles III (perché è oggettivamente il più potente membro di questa setta).

Questo episodio dimostra in modo lampante che, per ragioni culturali, né i cinesi né i russi si rendono conto appieno di cosa sia in realtà il globalismo, altrimenti non sarebbero affatto sorpresi di quanto è accaduto.

Anzi le parole di Jinping rivolte il giorno precedente a Blinken (che l’Unità riporta, vedi sopra) raggiungono a mio parere alti livelli di comicità: “Si spera che gli Stati Uniti adottino un atteggiamento razionale e pragmatico e vengano incontro alla Cina e mettano in atto azioni per stabilizzare le relazioni e migliorare la situazione dei rapporti sino-americani”.

Ma santo Dio, che pensa Jinping dell’ideologia globalista, che sia un’ideologia razionale e pragmatica??? Si tratta invece di un vero e proprio delirio culturale!!!

Questa è pura incompetenza, è pura ignoranza!!!

L’ignoranza del globalismo porta a enormi errori politici!!!

Ho scritto di recente (per l’ennesima volta!!!):

«I veri obiettivi di George Soros — cioè i veri obiettivi dell’ideologia globalista — sono due.

I) Attuare il piano ideato dal Conte Henri de Saint-Simon nell’Ottocento (19, 20).

Questo piano è costituito da una prima fase, nella quale bisogna imporre a tutto il mondo la democrazia liberale inventata dagli inglesi, e da una seconda fase, nella quale bisogna eliminare lo Stato in tutto il mondo, sostituendolo con la tecnocrazia, instaurando così un Nuovo Ordine Mondiale in cui non c’è lo Stato, in cui cioè non c’è nessun apparato di coercizione, che è lo scopo supremo di tutte le ideologie antistato (cfr. la mia “Teoria unificata delle ideologie antistato”, 21).

Ecco perché l’élite globalista occidentale sta attaccando militarmente la Russia e sta preparando l’attacco militare alla Cina: perché esse non sono, e non vogliono essere, democrazie liberali. Ovviamente anche gli Stati islamici sono stati e sono tuttora l’obiettivo militare dell’élite globalista occidentale, per lo stesso motivo, dato che la cultura islamica non accetta la democrazia liberale.

Le élites della Russia e della Cina in parte non capiscono la situazione (e questo è un fatto che non può essere negato, perché aderendo al golpe della pandemia COVID-19 esse hanno in pratica armato il proprio nemico, cfr. 22), in parte sono state corrotte dalle ideologie occidentali fin dai tempi di Lenin e di Mao.

Addirittura Xi Jinping ha recentemente ribadito che egli sostiene l’OMS e la narrazione del “cambiamento climatico” (cfr. 22), due mezzi fondamentali che l’élite globalista occidentale adopera per sterminare le nazioni: come può poi lamentarsi dell’intromissione di quest’ultima tra la Cina e Taiwan?

II) Attuare il piano ideato dal Conte Richard Coudenhove-Kalergi nel Novecento, noto come “Piano Kalergi” o anche “meticciato obbligatorio”, da un famoso discorso del 2008 di Nicolas Sarkozy (23, 24, 25).»

Elon Musk, George Soros e il globalismo

luigicocola.wordpress.com/2023/05/23/elon-musk-george-soros-e-il-globalismo/

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Non capire perché per l’Occidente è impossibile tornare indietro

3 giugno 2023

In internet ci sono molti articoli in cui ci si chiede perché l’Occidente non vuole ammettere che non può vincere in Ucraina contro la Russia.

Perché per l’Occidente è impossibile ammettere la sconfitta?

Perché per l’Occidente è impossibile tornare indietro?

La rappresentazione più icastica di tutto ciò è l’immagine usata da Larry C. Johnson in un suo articolo: Thelma e Louise a bordo di una Ford Thunderbird del 1966 — il simbolo del sogno americano — che si lanciano nel vuoto (1; cfr. 2).

Perché l’Occidente — o meglio l’élite occidentale — è in preda a questo delirio?

Non si può rispondere a questa domanda con argomenti superficiali e neanche con interpretazioni storiche fasulle (tipo la Fabian Society, cfr. 3, oppure Cecil Rhodes, cfr. 4).

Ancora più ridicola è l’interpretazione che vede come primum movens il filosofo politico Leo Strauss (1899 – 1973) (cfr. 5).

Del resto l’interpretazione adottata dalla élite russa e dalla élite cinese non è un’interpretazione storica, perché, come è noto, essa adopera il concetto di politica di potenza (cfr. 6), il quale è inerente alla natura umana.

Ma ovviamente il concetto di politica di potenza non può spiegare la determinazione suicida dell’Occidente, il salto nel vuoto di Thelma e Louise.

Basta così poco, questo semplice ragionamento, per smentire l’interpretazione adottata da Vladimir Putin e Xi Jinping.

Il fatto è che non si vuole parlare di volontà messianica, come sarebbe appropriato, ma di semplice e banale volontà egemonica, come ho già scritto in questo blog (7).

Ho l’onore e l’onere (cioè l’onere di non essere creduto) di aver proposto, e da parecchi anni, la vera interpretazione storica del globalismo (8, 9).

Questa mia interpretazione storica spiega anche perché l’Occidente non vuole ammettere che non può vincere in Ucraina contro la Russia.

Ho scritto in un post di qualche anno fa (ricordando la vicenda storica dei Taboriti boemi):

«Quindi, quando voi pensate all’élite globalista, per esempio Jeff Bezos, Mark Zuckerberg, Bill Gates, George Soros, Angela Merkel, Emmanuel Macron, Mario Draghi, Jean-Claude Juncker, ecc. ecc., non dovete lasciarvi fuorviare dalle loro sembianze moderne, che sono solo una maschera.

Dietro questa maschera, altro non c’è che la folla medievale, urlante e ripugnante come in un quadro di Bruegel o di Bosch, che nel febbraio dell’anno 1420, nelle vicinanze di Praga, in preda a un delirio collettivo (7), aspettava la seconda venuta di Cristo.» (10)

Ecco come un insigne studioso, Amedeo Molnár (1923, Praha – 1990, Praha), descrive la situazione:

«Le grandi assemblee furono percorse da una ventata di millenarismo che sperava di veder annientare il male senza più indugi. L’antico mondo stava per essere purificato dal fuoco, al più tardi fra il 10 e il 14 febbraio dell’anno 1420. A questa data molti collegavano il ritorno di Cristo, che avrebbe instaurato il suo regno immediato…

…Trascorso il 15 febbraio 1420 senza che all’attesa febbrile dell’intervento divino seguisse una manifestazione concreta, ci si mise a pensare che bisognava prima, con la forza, spianare la via del Signore eliminando, anche con il ricorso alla violenza, le posizioni occupate dall’Anticristo.» (11)

Cosa significa tutto ciò?

Significa che l’élite globalista occidentale vuole eliminare «anche con il ricorso alla violenza, le posizioni occupate dall’Anticristo».

Significa che l’escalation nucleare è possibile, anzi, oserei dire, molto probabile.

————–

1) The U.S. And Europe, Like Thelma and Louise, Are Driving Off a Cliff

sonar21.com/the-u-s-and-europe-like-thelma-and-louise-are-driving-off-a-cliff/

2) Believing Impossible Things. “The Geopolitical Tectonic Plates are Shifting”
The endless bitter antagonism to Putin and to Russia has allowed a self-imagined reality to detach, ultimately becoming a delusion.

www.globalresearch.ca/believing-impossible-things/5821030

3) Alexander Dugin conferma clamorosamente la sua doppiezza

luigicocola.wordpress.com/2022/06/02/alexander-dugin-conferma-clamorosamente-la-sua-doppiezza/

4) Understanding Victoria Nuland, Biden, Obama, & the Clintons

theduran.com/understanding-victoria-nuland-biden-obama-the-clintons/

5) L’Unione Europea messa in ginocchio dagli Straussiani

www.voltairenet.org/article217978.html

6) La guerra contro il mondo multipolare

www.oval.media/it/lanalisi-del-filosofo-tedesco-hauke-ritz/

7) L’ostinato occultamento della verità circa l’ideologia globalista è un terribile errore

luigicocola.wordpress.com/2023/02/20/lostinato-occultamento-della-verita-circa-lideologia-globalista-e-un-terribile-errore/

8) La teoria unificata delle ideologie antistato

luigicocola.wordpress.com/2014/03/20/la-teoria-unificata-delle-ideologie-antistato/

9) Cronologia sintetica del meme “lo Stato deve essere eliminato”

luigicocola.wordpress.com/2020/06/27/cronologia-sintetica-del-meme-lo-stato-deve-essere-eliminato/

10) L’Unione Europea e il Nuovo Ordine Mondiale sono tentativi di attuare il Regno di Cristo sulla terra

luigicocola.wordpress.com/2018/10/08/lunione-europea-e-il-nuovo-ordine-mondiale-sono-tentativi-di-attuare-il-regno-di-cristo-sulla-terra/

11) Amedeo Molnár (a cura di), I Taboriti, Claudiana Editrice, 1986, pp. 8-9

N.B.: tutti i link sono stati verificati in data odierna.

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Elon Musk, George Soros e il globalismo

23 Maggio 2023

Il 16 maggio scorso Elon Musk ha deliberatamente suscitato un enorme vespaio twittando che George Soros gli ricorda Magneto (“Soros reminds me of Magneto”, con 51,6 Mln di visualizzazioni in data 23 maggio 2023, 1) e aggiungendo: “He wants to erode the very fabric of civilization. Soros hates humanity.” (2).

Il giorno dopo ha rincarato la dose: “I’d like apologize for this post (3). It was really unfair to Magneto” (4).

Ho già scritto intorno al riposizionamento di Musk (5, 6) — è interessante notare che il suo primo tweet su Soros e Magneto è stato pubblicato subito dopo le prime notizie dell’attacco a Kiev dei Kinzhal russi contro i Patriot americani (7, 8) — riposizionamento che può anche aver avuto battute d’arresto, ma che i Khinzal russi hanno sicuramente rimesso in moto.

Però in tutto questo enorme vespaio nessuno, neanche Elon Musk, parla in modo chiaro, dettagliato ed esplicito dei veri obiettivi di George Soros.

Per inciso, che Soros sia ebreo NON significa nulla, sebbene ciò sia sistematicamente e ampiamente sfruttato dai globalisti per screditare chiunque attacchi Soros (mediante la falsa accusa di antisemitismo).

Infatti il globalismo NON è una questione ebraica, come ho mostrato innumerevoli volte nei miei scritti.

La Storia ci dice che alcuni ebrei, parlo ovviamente di ebrei molto ricchi e influenti, si convertirono nell’Ottocento alla ideologia antistato (del tutto laica) costituita dal sansimonismo e, come riporta l’Enciclopedia Britannica, il Conte Henri de Saint Simon è “uno dei principali fondatori del socialismo cristiano” (9).

Fu naturale poi passare dal sansimonismo al globalismo, dato che il secondo altro non è che un pervertimento del primo (10).

Infatti, come ho scritto in un altro post: «alcuni ebrei, per esempio i fratelli Émile (1800-1875) e Isaac (1806-1880) Pereire, divennero sansimonisti: un discendente di Isaac Pereire fu Edmond de Rothschild (1926-1997), che fu membro dello Steering Committee dei Bilderberg Meetings» (11).

Come ho scritto in un altro post ancora:

«Ma l’interpretazione storica del mondialismo comporta inevitabilmente la chiamata in causa del Cristianesimo.

Purtroppo nessuno (tranne me) vuole parlare del rapporto storico tra mondialismo e Cristianesimo: i mondialisti non vogliono parlarne per nascondere l’evidente origine religiosa della loro ideologia (invece essi parlano falsamente e illusoriamente di Ragione) e i nazionalisti non vogliono parlarne per proteggere un loro importante (anche se non indispensabile) mito fondativo, cioè la religione.» (12)

Ritornando ai veri obiettivi di George Soros, ho scritto molto su di essi, ma i miei scritti hanno poca o nessuna rilevanza in internet, sebbene il mio blog sia sporadicamente letto anche negli Stati Uniti d’America e qualche volta perfino in Cina (ciò mi viene mostrato dalla piattaforma WordPress quando effettuo il login).

Invece internet abbonda di disinformazione circa il globalismo, un esempio recente è Der Krieg gegen die multipolare Welt di Hauke Ritz (13, 14), in cui i termini “globalismo”, “mondialismo”, “internazionalismo” e simili non vengono mai nominati, e l’autore, che ha un dottorato in filosofia conseguito alla Freie Universität Berlin, parla unicamente e solo di “multipolarismo” e “unipolarismo”, come se il globalismo non esistesse, come se fosse una fantasia che non è serio nominare, mentre fu addirittura Elizabeth II ad affermare in un suo discorso pubblico di essere internazionalista — c’è ancora in internet sia il video su YouTube, sia la trascrizione del suo discorso riportata sul sito royal.uk — per non parlare poi dell’esplicito supporto di Charles III al WEF (15, 16, 17, 18).

Ebbene, quali sono i veri obiettivi di George Soros, che è il principale promotore dell’ideologia globalista?

I veri obiettivi di George Soros — cioè i veri obiettivi dell’ideologia globalista — sono due.

I) Attuare il piano ideato dal Conte Henri de Saint-Simon nell’Ottocento (19, 20).

Questo piano è costituito da una prima fase, nella quale bisogna imporre a tutto il mondo la democrazia liberale inventata dagli inglesi, e da una seconda fase, nella quale bisogna eliminare lo Stato in tutto il mondo, sostituendolo con la tecnocrazia, instaurando così un Nuovo Ordine Mondiale in cui non c’è lo Stato, in cui cioè non c’è nessun apparato di coercizione, che è lo scopo supremo di tutte le ideologie antistato (cfr. la mia “Teoria unificata delle ideologie antistato”, 21).

Ecco perché l’élite globalista occidentale sta attaccando militarmente la Russia e sta preparando l’attacco militare alla Cina: perché esse non sono, e non vogliono essere, democrazie liberali. Ovviamente anche gli Stati islamici sono stati e sono tuttora l’obiettivo militare dell’élite globalista occidentale, per lo stesso motivo, dato che la cultura islamica non accetta la democrazia liberale.

Le élites della Russia e della Cina in parte non capiscono la situazione (e questo è un fatto che non può essere negato, perché aderendo al golpe della pandemia COVID-19 esse hanno in pratica armato il proprio nemico, cfr. 22), in parte sono state corrotte dalle ideologie occidentali fin dai tempi di Lenin e di Mao.

Addirittura Xi Jinping ha recentemente ribadito che egli sostiene l’OMS e la narrazione del “cambiamento climatico” (cfr. 22), due mezzi fondamentali che l’élite globalista occidentale adopera per sterminare le nazioni: come può poi lamentarsi dell’intromissione di quest’ultima tra la Cina e Taiwan?

II) Attuare il piano ideato dal Conte Richard Coudenhove-Kalergi nel Novecento, noto come “Piano Kalergi” o anche “meticciato obbligatorio”, da un famoso discorso del 2008 di Nicolas Sarkozy (23, 24, 25).

Questo piano (che come ho mostrato più volte va contro la Biologia scientifica moderna) consiste nell’eliminare forzatamente le razze biologiche della specie Homo Sapiens fondendole tutte insieme.

Questi due piani altro non sono che vere e proprie idee deliranti e se la loro attuazione non verrà fermata, essi potrebbero portare a catastrofi colossali (nel caso del Piano Kalergi perfino alla scomparsa della nostra specie, come ho mostrato più volte).

————

1) Twitter Elon Musk

2) Twitter Elon Musk

3) Twitter Elon Musk

4) Twitter Elon Musk

5) Cosa accadrà quando queste due fondamentali narrazioni globaliste inevitabilmente falliranno?

luigicocola.wordpress.com/2022/12/02/cosa-accadra-quando-queste-due-fondamentali-narrazioni-globaliste-inevitabilmente-falliranno/

6) Elon Musk si schiera contro il globalismo usando un modello biologico darwiniano

luigicocola.wordpress.com/2023/02/16/elon-musk-si-schiera-contro-il-globalismo-usando-un-modello-biologico-darwiniano/

7) Moon of Alabama – May 16, 2023

www.moonofalabama.org/2023/05/ukraine-air-defense-lessons-.html

8) Twitter War Monitor

9) «Henri de Saint-Simon, in full Claude-Henri de Rouvroy, Comte (count) de Saint-Simon, (born Oct. 17, 1760, Paris, Fr.—died May 19, 1825, Paris), French social theorist and one of the chief founders of Christian socialism. In his major work, Nouveau Christianisme (1825), he proclaimed a brotherhood of man that must accompany the scientific organization of industry and society.»

www.britannica.com/biography/Henri-de-Saint-Simon

10) Ulteriori precisazioni sul mondialismo

luigicocola.wordpress.com/2018/01/21/ulteriori-precisazioni-sul-mondialismo/

11) Cronologia sintetica del meme “lo Stato deve essere eliminato”

luigicocola.wordpress.com/2020/06/27/cronologia-sintetica-del-meme-lo-stato-deve-essere-eliminato/

12) Adesso c’è perfino l’interpretazione freudiana del golpe della pandemia COVID-19!

luigicocola.wordpress.com/2022/11/06/adesso-ce-perfino-linterpretazione-freudiana-del-golpe-della-pandemia-covid-19/

13) Der Krieg gegen die multipolare Welt

multipolar-magazin.de/artikel/der-krieg-gegen-die-multipolare-welt

14) La guerra contro il mondo multipolare

www.oval.media/it/lanalisi-del-filosofo-tedesco-hauke-ritz/

15) Non capire nulla di quello che sta succedendo tra Inghilterra e Russia

luigicocola.wordpress.com/2018/11/28/non-capire-nulla-di-quello-che-sta-succedendo-tra-inghilterra-e-russia/

16) The Queen’s speech at The Netherlands State Banquet

17) The Queen’s speech at The Netherlands State Banquet (23 ottobre 2018)

www.royal.uk/queens-speech-netherlands-state-banquet

18) La pandemia COVID-19 è uno stratagemma della élite globalista occidentale per attuare la seconda fase del programma politico del Conte Henri de Saint-Simon

luigicocola.wordpress.com/2021/05/25/la-pandemia-covid-19-e-uno-stratagemma-della-elite-globalista-occidentale-per-attuare-la-seconda-fase-del-programma-politico-del-conte-henri-de-saint-simon/

19) Il programma politico di Soros è proprio quello di Saint-Simon

luigicocola.wordpress.com/2018/05/12/il-programma-politico-di-soros-e-proprio-quello-di-saint-simon/

20) Negare l’esistenza e lo scopo dell’ideologia globalista

luigicocola.wordpress.com/2022/11/13/negare-lesistenza-e-lo-scopo-dellideologia-globalista/

21) La teoria unificata delle ideologie antistato

luigicocola.wordpress.com/2014/03/20/la-teoria-unificata-delle-ideologie-antistato/

22) Quali sono i rapporti tra le tre principali élites del pianeta?

luigicocola.wordpress.com/2023/03/07/quali-sono-i-rapporti-tra-le-tre-principali-elites-del-pianeta/

23) Quello che ha scritto Scalfari è il piano Kalergi

luigicocola.wordpress.com/2018/02/15/quello-che-ha-scritto-scalfari-e-il-piano-kalergi/

24) Sull’idea errata che l’uguaglianza totale conduca alla pace nel mondo

luigicocola.wordpress.com/2019/02/12/sullidea-errata-che-luguaglianza-totale-conduca-alla-pace-nel-mondo/

25) Siamo nelle mani di “una setta di pazzi illuminati e fanatici”

luigicocola.wordpress.com/2020/02/19/siamo-nelle-mani-di-una-setta-di-pazzi-illuminati-e-fanatici/

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La terza guerra mondiale appare sempre più inevitabile, come si è arrivati a questo punto

17 marzo 2023

La terza guerra mondiale appare sempre più inevitabile e con essa l’uso delle armi nucleari.

Come si è arrivati a questo punto?

Il problema è la volontà messianica dell’élite globalista occidentale di instaurare, sotto la sua guida esclusiva, un Nuovo Ordine Mondiale privo di Stato (sostituendo lo Stato con la tecnocrazia).

Per ottenere ciò, l’élite globalista occidentale deve sottomettere la Russia e la Cina, le uniche due potenze mondiali che possono validamente opporsi a tale volontà messianica.

Sono parecchi anni che scrivo su questo argomento: la mia interpretazione è che l’Occidente, fin da Two Treatises of Government (1690) di John Locke, cioè da poco più di tre secoli, vive in un delirio culturale secondo il quale lo Stato è un Male, un Male necessario secondo Locke (il che è il concetto basico del liberalismo, liberalismo di cui Locke è il fondatore, come mostrato da Bertrand Russell, 1), un Male non necessario secondo le successive diverse ideologie antistato che nacquero nell’Ottocento e nel Novecento (cfr. la mia “Teoria unificata delle ideologie antistato”, 2).

In altre parole l’ideologia liberale è l’ideologia precorritrice delle ideologie antistato.

Il concetto che lo Stato è un Male (necessario o meno) è un vero e proprio “delirio condiviso”, condiviso cioè da una intera cultura, quella occidentale, da cui il termine “delirio culturale”, termine che io uso nei riguardi del globalismo dal 2016 (3).

Mentre il termine “psicosi condivisa” (in inglese “shared psychosis”) è un termine comunemente usato in psichiatria (4), non lo è altrettanto il termine “delirio culturale” (in inglese “cultural delusion”), ma esso è stato ampiamente usato da Goffredo Bartocci (5), uno dei due fondatori della “World Association of Cultural Psychiatry, WACP” (6).

Si tratta di un delirio florido, per sincerarsene basta leggere quanto scritto da Lenin a proposito della legge (che è una delle due funzioni essenziali dello Stato, come evidenziato da Norberto Bobbio, 7, concetto del resto già espresso chiaramente nel Seicento da Thomas Hobbes, 8, e nel Cinquecento da Niccolò Machiavelli, 9):

«…gli uomini si abituano a poco a poco a osservare le regole elementari della convivenza sociale, da tutti conosciute da secoli, ripetute da millenni in tutti i comandamenti, a osservarle senza violenza, senza costrizione, senza sottomissione, senza quello speciale apparato di costrizione che si chiama stato…» (10).

Non è un delirio florido pensare che l’umanità possa evitare di commettere reati senza la legge?

——————

1) «Gli anni precedenti la rivoluzione del 1688, durante i quali Locke non poteva, senza grave rischio, prendere una qualsiasi posizione teorica o pratica nella politica inglese, furono da lui dedicati alla composizione del Saggio sull’intelletto umano. È il suo libro più importante, quello su cui la sua fama poggia più solidamente; ma il suo influsso sulla filosofia della politica fu così grande e durevole, che lo si considera il fondatore del liberalismo filosofico non meno che dell’empirismo nella teoria della conoscenza.»

Bertrand Russell, Storia della filosofia occidentale, TEA, 2018, pagg. 383-384

2) La teoria unificata delle ideologie antistato

20 marzo 2014

luigicocola.wordpress.com/2014/03/20/la-teoria-unificata-delle-ideologie-antistato/

3) Il mondialismo è un delirio culturale

18 novembre 2016

luigicocola.wordpress.com/2016/11/18/il-mondialismo-e-un-delirio-culturale/

4) Carol Tamminga, MD, UT Southwestern Medical Dallas, Psicosi condivisa (in inglese Shared Psychosis), Last review/revision Apr 2022 | Modified Sep 2022

www.msdmanuals.com/professional/psychiatric-disorders/schizophrenia-and-related-disorders/shared-psychosis

5) Maria Luisa Maniscalco, Elisa Pelizzari (a cura di), Deliri Culturali – Sette, fondamentalismi religiosi, pratiche sacrificali, genocidi, L’Harmattan Italia, 2016, pagg.7-8; pag. 137

6) Founding Principles and Statement of Purpose of the WACP

waculturalpsy.org/about-us/founding-principles/

7) «Vi è anzitutto, antica e sempre rinascente, un’aspirazione a una società senza Stato d’origine religiosa, comune a molte sette ereticali cristiane che, predicando il ritorno alle fonti evangeliche, a una religione della non violenza e della fratellanza universale, rifiutano l’obbedienza alle leggi dello Stato, non ne riconoscono le due funzioni essenziali, la milizia e i tribunali, ritengono che una comunità che viva in conformità dei precetti evangelici non abbia bisogno delle istituzioni politiche.»

Norberto Bobbio, Stato, governo, società, Einaudi, 1995, pagg. 124-125

8) «L’unico modo di erigere un potere comune che possa essere in grado di difenderli dall’aggressione di stranieri e dai torti reciproci – perciò procurando loro sicurezza in guisa che grazie alla propria operosità e ai frutti della terra possano nutrirsi e vivere soddisfacentemente –, è quello di trasferire tutto il loro potere e tutta la loro forza a un solo uomo o a una sola assemblea di uomini (che, in base alla maggioranza delle voci, possa ridurre tutte le loro volontà a un’unica volontà).»

Thomas Hobbes, Leviatano, Laterza, 2009, pag. 142

È importante notare che qui Hobbes sta mischiando scorrettamente il concetto di Stato con il concetto di forma di governo, in altre parole sta barando, poiché egli intende, a torto, dimostrare la necessità della sua forma di governo preferita, l’autocrazia, mediante la indubbia necessità dello Stato. Ho approfondito questo argomento nei miei due saggi Il leviatano senza spada e Le nuove forme dell’utopia, a cui si rimanda.

9) «E’ principali fondamenti che abbino tutti li stati, così nuovi, come vecchi o misti, sono le buone legge e le buone arme.»

Niccolò Machiavelli, Il Principe, Rizzoli, 1991, pag. 128

10) Norberto Bobbio, Della libertà dei moderni comparata a quella dei posteri, in Norberto Bobbio, Politica e cultura, Einaudi, 2005, pag. 159

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Xi Jinping è un comunista oppure un globalista?

12 marzo 2023

Xi Jinping è stato rieletto presidente della Repubblica Popolare Cinese e ha giurato sulla Costituzione cinese tenendo la mano sinistra su di essa, mentre la mano destra eseguiva il classico saluto comunista a pugno chiuso.

Come scrivo da tempo, l’ideologia comunista è sì una ideologia antistato — cfr. la mia “Teoria unificata delle ideologie antistato” — ma è diversa dalle altre ideologie antistato, in quanto secondo la teoria marx-engelsiana lo Stato scomparirà automaticamente in un indeterminato futuro una volta che le classi saranno del tutto eliminate, perché per tale teoria lo Stato è solo uno strumento di dominio di classe. Nel frattempo c’è la dittatura del proletariato, gestita da un’apposita nomenklatura.

Dato che la teoria marx-engelsiana è una teoria assolutamente errata — perché lo Stato non è affatto uno strumento di dominio di classe — un popolo che ha scelto il comunismo avrà permanentemente la forma di governo della dittatura.

La forma di governo della dittatura può piacere oppure no, ma è una forma di governo che esiste da sempre — mentre la democrazia venne inventata dagli antichi greci — ed è quindi una forma di governo reale e funzionante, e come tale prevede ovviamente l’esistenza dello Stato, contrariamente alle sciocchezze sull’eliminazione dello Stato sostenute nell’Ottocento dal conte Henri de Saint-Simon e attualmente dai globalisti, come per esempio George Soros, eliminazione dello Stato che non potrà mai essere attuata, perché senza lo Stato è impossibile difendere la comunità, cioè il popolo.

Tenuto conto di tutto ciò, come si concilia l’ostentata adesione di Xi Jinping al comunismo con la sua adesione — ribadita recentissimamente con la sua “Iniziativa di Sicurezza Globale” — a due mezzi fondamentali che il globalismo intende usare per distruggere gli Stati nazionali, cioè l’Organizzazione Mondiale della Sanità e la narrazione del “cambiamento climatico”?

Il comunismo non è la stessa cosa del globalismo, dato che il globalismo vuole eliminare lo Stato qui e ora.

Xi Jinping è un comunista oppure vuole eliminare lo Stato qui e ora?

Quando l’élite globalista occidentale userà l’Organizzazione Mondiale della Sanità e la narrazione del “cambiamento climatico” per distruggere lo Stato nazionale cinese, cioè il popolo cinese, cosa farà Xi Jinping?

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Quali sono i rapporti tra le tre principali élites del pianeta?

7 marzo 2023

Giustamente Paul Craig Roberts si chiede:

«What is preventing Putin from using sufficient force to end this conflict before it spins into nuclear war? Does Putin want the nuclear war that will result from the continuation of the conflict? Why does Putin refuse to use the conventional force that would quickly end the conflict?»

Traducendo in italiano:

«Cosa impedisce a Putin di usare una forza sufficiente per porre fine a questo conflitto prima che si trasformi in una guerra nucleare? Putin vuole la guerra nucleare che deriverà dalla prosecuzione del conflitto? Perché Putin si rifiuta di usare la forza convenzionale che porrebbe rapidamente fine al conflitto?»

Does the Kremlin Desire the Conflict in Ukraine to Spin Out of Control?

6 marzo 2023

www.paulcraigroberts.org/2023/03/06/does-the-kremlin-desire-the-conflict-in-ukraine-to-spin-out-of-control/

A mio parere, per tentare di rispondere a queste domande, occorre partire dai fatti che sono sotto gli occhi di tutti e da qui tentare di capire quali siano i rapporti tra le tre principali élites del pianeta: l’élite occidentale, l’élite russa e l’élite cinese.

A mio parere, è in questi rapporti che si trova la chiave per capire la riluttanza di Vladimir Putin.

È un fatto sotto gli occhi di tutti che queste tre élites hanno congiuntamente attuato il golpe della pandemia COVID-19, golpe che in primis ha permesso la defenestrazione fraudolenta di Donald Trump.

È un fatto sotto gli occhi di tutti che queste tre élites aderiscono a due mezzi fondamentali che il globalismo intende usare per distruggere gli Stati nazionali: l’Organizzazione Mondiale della Sanità, OMS (in inglese World Health Organization, WHO), e la narrazione del “cambiamento climatico” (in inglese “climate change”), in origine “riscaldamento globale” (in inglese “global warming”).

Tanto per fare un esempio, ecco due passi di un recente documento che Xi Jinping ha proposto alla comunità internazionale, documento denominato “Iniziativa di Sicurezza Globale”:

«17. Sostenere l’Organizzazione Mondiale della Sanità affinché svolga un ruolo di primo piano nella governance globale nella sanità pubblica e coordinare e mobilitare efficacemente le risorse globali per rispondere congiuntamente al COVID-19 e alle altre principali malattie infettive globali.»

«20. Sostenere la cooperazione tra i Paesi nell’affrontare il cambiamento climatico e mantenere catene di approvvigionamento e industriali stabili e regolari e accelerare l’attuazione dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite per lo sviluppo sostenibile al fine di promuovere la sicurezza sostenibile attraverso lo sviluppo sostenibile.»

La Cina presenta: “L’Iniziativa di Sicurezza Globale”: in cosa consiste

22 febbraio 2023

www.lantidiplomatico.it/dettnews-la_cina_presenta_liniziativa_di_sicurezza_globale_in_cosa_consiste/5694_48829/

Donald Trump era fortemente contro l’Organizzazione Mondiale della Sanità e contro la narrazione del “cambiamento climatico”.

Occorre quindi concludere che l’élite russa e l’élite cinese hanno preferito sbarazzarsi di Donald Trump, con il quale MAI sarebbe scoppiata la guerra in Ucraina, pur di preservare la forsennata aggressione globalista agli Stati nazionali condotta mediante l’Organizzazione Mondiale della Sanità e la narrazione del “cambiamento climatico”.

Adesso sia i russi che i cinesi si lamentano che l’élite globalista occidentale vuole attaccarli (i russi attraverso l’Ucraina e i cinesi attraverso Taiwan), ma nel 2019 essi hanno agito insieme a questa élite per defenestrare fraudolentemente il suo peggior nemico, cioè Donald Trump.

Con Donald Trump per la seconda volta Presidente degli Stati Uniti d’America l’élite globalista occidentale avrebbe subito un colpo mortale.

Possiamo definire il comportamento dei russi e dei cinesi un enorme errore?

Evidentemente i russi e i cinesi non si aspettavano che l’élite globalista occidentale li avrebbe poi attaccati, eppure il conflitto in Ucraina è iniziato nel 2014, lo scrive perfino Wikipedia:

«Il conflitto russo-ucraino è uno scontro politico, diplomatico e militare[2] iniziato de facto dal febbraio del 2014[1] e che dal febbraio 2022 vede fronteggiarsi le truppe regolari dei due paesi dell’Europa orientale.»

pagina visitata il 7 marzo 2023

it.wikipedia.org/wiki/Conflitto_russo-ucraino

Evidentemente i russi e i cinesi speravano in un accordo con l’élite globalista occidentale, dato che essi avevano aderito al golpe della pandemia COVID-19, golpe che serviva in primis a defenestrare il peggior nemico di questa élite.

Possiamo concludere che i russi e i cinesi si sono fatti fregare dall’élite globalista occidentale?

La storia giudicherà.

Tutti i link sono stati verificati in data odierna.

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In fondo non è così difficile descrivere la situazione politica internazionale attuale

19 gennaio 2023

Di continuo leggo in internet analisi della situazione politica internazionale attuale che sono false e fuorvianti, perché dire la verità è diventato un tabù.

Per mio merito o per caso io non ho questo tabù.

Da puntualizzare che l’uso della parola “geopolitica” è da proscrivere, perché induce a pensare che la situazione politica internazionale attuale sia causata da fattori geografici, il che è una assoluta menzogna.

In fondo non è così difficile descrivere la situazione politica internazionale attuale: in Occidente al potere (non per ragioni geografiche, ma per ragioni storiche) c’è una élite costituita da utopisti pazzi che vogliono cambiare l’umanità a tutti i costi, anche a costo di ammazzare la maggior parte di essa.

Ma attenzione: il cambiamento fortemente voluto da questa élite occidentale di utopisti pazzi non potrà mai essere attuato, perché si tratta di progetti assolutamente inattuabili, come spiego da anni in questo blog.

Quindi alla fine questa élite occidentale di utopisti pazzi produrrà soltanto genocidi, genocidi al cui confronto l’Olocausto non è nulla.

L’élite russa e l’élite cinese sono state ampiamente contagiate da questa élite di utopisti pazzi che ha in Occidente il controllo assoluto del potere, ma esse hanno conservato, se non altro, un forte istinto di sopravvivenza, perché l’élite occidentale vuole sostituirle con i suoi servi, in modo da formare governi fantoccio sia in Russia che in Cina.

Riusciranno l’élite russa e l’élite cinese a resistere a questa élite occidentale di utopisti pazzi?

I mezzi militari ed economici per resistere ce li hanno, l’unico problema, secondo me, è costituito dal grado di consapevolezza che esse hanno della follia dell’élite occidentale.

Questo è il punto debole dell’élite russa e dell’élite cinese.

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