Ovviamente ciò conferma la mia “Teoria unificata delle ideologie antistato”, che è basata sul millenarismo, inoltre viene così avvalorato il mio vecchio concetto di “psicosi religiosa collettiva”, che a suo tempo misi da parte per usare un termine più forbito, cioè “delirio culturale”.
Ho molto scritto sulla dottrina del millenarismo o chiliasmo (essa si trova solo e unicamente nell’Apocalisse di Giovanni, l’ultimo libro del Nuovo Testamento), che è la chiave per capire sia cos’è il globalismo e sia cosa intendono fare, anzi cosa stanno già facendo da tempo, le élites globaliste.
In sintesi il millenarismo è la prescrizione di eliminare lo Stato dalla faccia della terra, cfr.:
Cronologia sintetica del meme “lo Stato deve essere eliminato”
luigicocola.wordpress.com/2020/06/27/cronologia-sintetica-del-meme-lo-stato-deve-essere-eliminato/
Dico “élites globaliste” perché non esiste solo l’élite globalista occidentale, sono globaliste anche l’élite russa e l’élite cinese — come ho scritto innumerevoli volte — anche se si combattono fra loro. La dimostrazione inequivocabile di ciò è che tutte e tre queste élites hanno pienamente aderito al golpe della pandemia COVID-19 e dei vaccini anticovid.
L’élite russa e l’élite cinese all’apparenza sembrano più “normali” dell’élite globalista occidentale ed è facile spiegare perché: esse sono state corrotte solo nel secolo scorso dal millenarismo secolarizzato, sotto forma dell’ideologia comunista. Il millenarismo religioso non ha mai intaccato il cristianesimo ortodosso, per via del cesaropapismo genialmente inventato a suo tempo da Costantino il Grande, quindi i russi, pur essendo cristiani, da questo punto di vista sono integri, non parliamo poi dei cinesi, che non sono cristiani affatto. Questa è la differenza fra l’élite globalista occidentale da un lato e le élites russa e cinese dall’altro.
Poco tempo fa ho avuto una breve esperienza su Twitter (breve perché Twitter non mi è affatto congeniale, il mio carattere non è adatto), che mi ha fatto capire un dato che in precedenza mi era sfuggito.
Su Twitter lessi che un utente si chiedeva perché mai il personale sanitario durante il periodo della COVID-19 ballasse al ritmo della canzone Jerusalema in molti video disponibili in rete e io risposi che si trattava di un’evidente invocazione al Regno di Cristo dell’Apocalisse di Giovanni, per capirlo è sufficiente una rapida lettura del testo della canzone, considerando anche il suo titolo.
Questa mia risposta non fu accolta molto bene, perché la gente è indottrinata a credere che il globalismo sia opera dei satanisti oppure degli ebrei, entrambi i quali non invocherebbero di certo il Regno di Cristo. Senza parlare degli altri innumerevoli capri espiatori del globalismo.
Per inciso, a causa di tale indottrinamento, ritengo che la maggior parte dei siti cosiddetti complottisti siano in realtà siti di disinformazione. Forse mi sbaglio, ma l’alternativa è la stupidità assoluta.
Questo dato dei balletti al ritmo di Jerusalema durante il golpe della pandemia COVID-19 e dei vaccini anticovid (la moda di questi balletti è prettamente occidentale e i diritti d’autore della canzone Jerusalema, uscita nel 2019, sono del Warner Music Group, con sede a New York, in precedenza Warner Bros. Records) mi ha fatto improvvisamente capire che l’élite globalista occidentale è certamente consapevole degli strettissimi legami che l’ideologia globalista (uno dei vari millenarismi secolarizzati) ha con il millenarismo religioso, basti pensare all’intervista a Emmanuel Macron del Financial Times nel 2020, in cui egli disse: «La bête de l’évènement est là et elle arrive», riferendosi ovviamente al capitolo 13 dell’Apocalisse di Giovanni, cfr.:
Emmanuel Macron au Financial Times le 16/04/2020 : “La bête de l’évènement est là et elle arrive”
Oppure basti pensare a ciò che George W. Bush disse a Jacques Chirac nel 2003:
«Deux noms mystérieux qui ont été prononcés par George W. Bush alors qu’il tentait de convaincre la France d’entrer en guerre à ses côtés en Irak…
…Bush aurait déclaré à Chirac que Gog et Magog étaient à l’œuvre au Proche-Orient, et que les prophéties bibliques étaient en train de s’accomplir. C’était quelques semaines avant l’intervention en Irak. Stupéfaction du président français, à qui les noms de Gog et Magog ne disent rien.»
Un petit scoop sur Bush, Chirac, Dieu, Gog et Magog
E devo sottolineare che, diversamente da ciò che afferma il sito che riporta questa notizia, il virgolettato “Gog e Magog” è scritto solo una volta nella Bibbia e precisamente nell’Apocalisse di Giovanni, 20, 8, come chiunque può controllare facilmente con un pdf della Bibbia (io ho usato quello della Bibbia CEI 2008).
Del resto la bandiera dell’Unione Europea, la punta di diamante del globalismo, è l’esplicita esibizione grafica del fatto che l’élite globalista occidentale vuole consapevolmente attuare il Regno di Cristo sulla terra di cui parla l’Apocalisse di Giovanni, ecco infatti un mio post del 2015:
«Leggiamo cosa scrive a questo proposito l’Economist:
«The European flag of 12 yellow stars on a blue background also owes something to Catholicism. Arsene Heitz, who designed it in 1955, recently told Lourdes magazine that his inspiration had been the reference in the Book of Revelation, the New Testament’s final section, to “a woman clothed with the sun…and a crown of twelve stars on her head.”»…
…Leggiamo questo passo dell’Apocalisse di Giovanni:
«Un segno grandioso apparve nel cielo: una donna vestita di sole, con la luna sotto i suoi piedi e, sul capo, una corona di dodici stelle. Era incinta, e gridava per le doglie e il travaglio del parto.»
(Apocalisse di Giovanni, 12, 1-2, Bibbia CEI 2008)»
L’Apocalisse e l’Unione Europea
luigicocola.wordpress.com/2015/03/08/lapocalisse-e-lunione-europea/
Poi c’è la fondamentale questione Obama-Gioacchino da Fiore.
Gioacchino da Fiore (1130/35-1202) fu un famoso millenarista del Medio Evo, della cui visione millenarista San Francesco d’Assisi (1182-1226) venne considerato l’attuatore, perciò poi Bergoglio assunse il nome pontificale di Francesco.
Mai nella storia, e per fondati motivi, un Papa aveva assunto tale nome: perché la Chiesa Cattolica, dopo Agostino d’Ippona (354-430), Santo e Dottore della Chiesa, cioè da tempo immemorabile, ha sempre condannato il millenarismo. Notare che Gioacchino da Fiore non fu mai dichiarato Santo dalla Chiesa Cattolica, tantomeno Dottore della Chiesa, che è un titolo molto esclusivo.
Obama nel 2008 citò per tre volte Gioacchino da Fiore, anche se poi ciò venne smentito dai media.
Ecco infatti cosa scrisse il sito chiesa.espresso.repubblica.it il 23 agosto 2010:
«Appare così forte la parentela ideale tra Obama e Gioacchino da Fiore, che nel 2008 corse sui media di tutto il mondo la notizia che il futuro presidente degli Stati Uniti per tre volte si era riferito a lui in discorsi chiave della sua campagna elettorale.
La notizia trovò tale credito che il 27 marzo 2009 il francescano Raniero Cantalamessa, predicatore ufficiale della casa pontificia, la rilanciò in una delle sue prediche di Quaresima al papa e alla curia romana.
In realtà la notizia era falsa. Mai Obama ha citato Gioacchino da Fiore in qualche suo discorso. Nel loro libro, Cervo e Ferraresi ricostruiscono con precisione la genesi e la storia di questo falso, nel quale è caduto anche il predicatore del Vaticano.
Per aver ricordato, nel suo sermone, che Gioacchino da Fiore era un eretico, padre Cantalamessa fu interpellato dall’agenzia on line della conferenza episcopale degli Stati Uniti, “Catholic News Service”. Alla quale dichiarò:
“Qualcuno ha usato le mie parole per insinuare che considero anche Obama un eretico come Gioacchino, mentre io ho una profonda stima per il nuovo presidente degli Stati Uniti”.»
chiesa.espresso.repubblica.it/articolo/1344430.html
Il fatto è che la citazione di Gioacchino da Fiore da parte di Obama è riportata da Wikipedia in lingua italiana in data 26 aprile 2024 alla voce “Gioacchino da Fiore”:
«Barack Obama fece del pensiero di Gioacchino da Fiore, un punto di riferimento: il presidente degli Stati Uniti d’America Barack Obama, nella stesura della sua tesi di laurea, lo citò a più riprese durante la sua campagna elettorale per le presidenziali[13], che definisce come “maestro della civiltà contemporanea” e “ispiratore di un mondo più giusto”, usato non come citazione generica ma con specifico riferimento al moto “change we can”, «per indicare la necessità di un cambiamento radicale della storia.[…], citando il portabandiera di una società più giusta, e pensando all’apertura di un’epoca straordinaria, in cui lo spirito riuscirà a cambiare il cuore degli uomini»[14]…
…[13] ^ L’eretico obamita – Il profeta democratico si ispira a Gioacchino da Fiore, mistico medioevale Con la sua idea (fraintesa) del paradiso in terra aveva irretito la modernità, su il Foglio, di Mattia Ferraresi | 27 marzo 2009 ore 17:44
[14]^ USA: DON BAGET BOZZO, INTERESSANTE CHE OBAMA CITI GIOACCHINO DA FIORE-una finezza culturale che vorrei capire meglio, di don Gianni Baget Bozzo, a Adnkronos, Roma, 2008 08 28»
it.wikipedia.org/wiki/Gioacchino_da_Fiore
E il 27 marzo 2009 Il Foglio pubblicò questo articolo, reperibile in rete a tutt’oggi:
«Dopo le parole del predicatore del Papa
L’eretico obamita
“Il fatto che il neo eletto presidente degli Stati Uniti, durante la sua campagna elettorale, si sia riferito per tre volte a Gioacchino da Fiore, ha riacceso l’interesse per la dottrina di questo monaco del medio evo”, ma la sua tesi di una “era dello Spirito” dopo quelle del Padre e del Figlio “è falsa ed eretica perchè intacca il cuore stesso del dogma trinitario”: padre Raniero Cantalamessa, predicatore della Casa Pontificia, ha voluto sottolineare questo aspetto nella premessa con cui ha introdotto la terza predica di Quaresima alla presenza del Papa. (Agi)
L’idea di “una terza Era dello Spirito che succederebbe a quella del Padre nell’Antico Testamento e di Cristo nel Nuovo e’ falsa ed eretica perche’ intacca il cuore stesso del dogma trinitario”, per il quale il tempo dello Spirito non e’ successivo, ma “co-estensivo al tempo di Cristo”. Lo ha affermato il predicatore della Casa Pontificia, padre Raniero Cantalamessa, che alla presenza del Papa ha tenuto oggi una meditazione alla Curia Romana. “Il fatto che il neo eletto presidente degli Stati Uniti, durante la sua campagna elettorale, si sia riferito per tre volte a Gioacchino da Fiore, ha riacceso l’interesse per la dottrina di questo monaco del medio evo”, ha sottolineato il religioso cappuccino ricordando pero’ che il pensiero di Gioacchino non e’ da condannare in blocco e ci si puo’ chiedere se l’idea di un’Era dello Spirito sia davvero sua. A Gioacchino da Fiore il presidente Obama si era riferito nel discorso di accettazioen della candidatura democratica chiamandolo “maestro della civilta’ contemporanea” e “ispiratore di un mondo piu’ giusto”. Per padre Cantalamessa e’ necessaria “una sana armonia tra l’ascolto di cio’ che lo Spirito dice a me, singolarmente, con cio’ che dice alla Chiesa nel suo insieme e attraverso la Chiesa ai singoli. Con il suo decreto sulla liberta’ di coscienza il concilio Vaticano II ha voluto operare appunto questa sintesi”…
…Dal Foglio del 4 ottobre 2008:
In principio era lo speechwriter. Poi il testo è passato all’oratore, al migliore in circolazione, ed è diventato suo. Per tre volte nei discorsi elettorali di Barack Obama, candidato democratico alla Casa Bianca, è affiorata la citazione dotta e inusuale di un monaco calabrese del XII secolo noto alla critica, molto meno al pubblico: Gioacchino Da Fiore. Solo piccole annotazioni, ma molto significative; Obama lo ha definito “maestro della civiltà contemporanea” e “ispiratore di un mondo più giusto”. Non ha parlato di “bravo filosofo medievale” – per questo sarebbe bastato un Alessandro d’Afrodisia qualsiasi –, ma ha riferito con sommo rispetto di un personaggio che ritiene influente ancora oggi. Applausi a scena aperta da San Giovanni in Fiore, tenace comune della Sila dove il filosofo e mistico è nato, con tanto di invito ufficiale a visitare il paesino e offerta della cittadinanza onoraria.
C’è da gioire, si dice, che un americano – per di più giovane, potente e cool – impreziosisca la propria eloquenza con incursioni nelle stanze migliori dell’accademia filosofica. Gianni Vattimo – la cui storia si intreccia con il filosofo non solo in senso accademico, essendosi candidato a sindaco del comune calabro –, ha esultato: “Gioacchino da Fiore dovrebbe essere l’ispiratore della nostra cultura. Sono contento che Obama lo abbia citato e spero ancora di più che vinca le elezioni”. Sarà che per Gioacchino passano una pervicace eresia e una causa di beatificazione, ma il senso della sua opera è una sentina di controversie e trappole interpretative. E’ certo, invece, che la sua cifra sia la profezia…
…Don Gianni Baget Bozzo dice al Foglio che “l’idea di una pienezza della storia, di uno schema etico che conduce alla pacificazione della società americana è intrecciato con le profezie di Gioacchino Da Fiore, che hanno reso l’utopia americana un classico”. L’humus culturale americano, ancora da plasmare, completamente poroso, si impregna delle dottrine gioachimite, che lungi dal rimanere confinate nelle riserve accademiche, tendono a diventare una vulgata. Che Obama arrivi a citare direttamente Gioacchino è un fatto curioso ma per nulla sorprendente. E’ verosimile che il candidato democratico non abbia confidenza con i testi di Gioacchino, ma i suoi più stretti collaboratori – fra cui un antropologo italiano, Aldo Civico –, negano di aver suggerito il riferimento a Obama, il quale si sarebbe accostato a Gioacchino in modo autonomo…
…Massimo Introvigne, sociologo e fondatore del Centro studi sulle nuove religioni, spiega al Foglio che “nelle università americane c’è un grande ritorno delle teorie di Gioacchino, è probabile che la citazione sia semplicemente opera di uno speechwriter”.
Un possibile mediatore potrebbe essere la Trinity Church frequentata da Obama a Chicago e presieduta dal reverendo Jeremiah Wright: “Potrebbe avere risentito – dice Introvigne – degli influssi della teologia della liberazione, che storicamente si è associata ad alcune distorsioni del pensiero di Gioacchino Da Fiore, immaginando che fosse possibile instaurare un regno di pace sulla terra; giudico pericoloso questo tentativo, chi ha provato a metterlo in pratica ha generato un sacco di guai”.»
www.ilfoglio.it/articoli/2009/03/27/news/l-eretico-obamita-69870/
Ho salvato questo articolo del Foglio sulla Wayback Machine di archive.org:
E ne scrisse perfino The Times il 27 marzo 2009:
«Medieval monk hailed by Barack Obama was a heretic, says Vatican
Richard Owen in Rome
Friday March 27 2009, 3.16pm,
The Vatican has dismissed as a heretic a mystical medieval monk apparently cited by Barack Obama as a moral authority and visionary. According to Father Raniero Cantalamessa, preacher to the Pontifical Household, the US President referred in campaign speeches to Gioacchino da Fiore, or Joachim of Fiore, as a ‘’master of contemporary civilisation’’ who had sought to create a better world. Drawing on the Book of Revelation, Gioacchino envisaged a “new age of the Holy Spirit” in which the Church hierarchy would cease to exist and Christians would unite with infidels in an “Order of the Just”.»
Insomma cosa accadde il 27 marzo 2009? Sostanzialmente Papa Ratzinger fece accusare Obama di essere un eretico, perché il millenarismo è condannato dalla Chiesa Cattolica fin dai tempi di Agostino d’Ippona, condanna recentissimamente ribadita dal Catechismo della Chiesa Cattolica, preparato da una commissione presieduta proprio da Papa Ratzinger quando era ancora Cardinale e approvato da Papa Wojtyła, ecco qui:
«676 Questa impostura anti-cristica si delinea già nel mondo ogniqualvolta si pretende di realizzare nella storia la speranza messianica che non può essere portata a compimento se non al di là di essa, attraverso il giudizio escatologico; anche sotto la sua forma mitigata, la Chiesa ha rigettato questa falsificazione del regno futuro sotto il nome di millenarismo, 640 soprattutto sotto la forma politica di un messianismo secolarizzato « intrinsecamente perverso ». 641»
www.vatican.va/archive/catechism_it/p1s2c2a7_it.htm
Nell’edizione inglese del Catechismo della Chiesa Cattolica:
«676 The Antichrist’s deception already begins to take shape in the world every time the claim is made to realize within history that messianic hope which can only be realized beyond history through the eschatological judgement. the Church has rejected even modified forms of this falsification of the kingdom to come under the name of millenarianism,576 especially the “intrinsically perverse” political form of a secular messianism.577»
www.vatican.va/archive/ENG0015/__P1V.HTM
Dopodiché, durante la presidenza Obama, Papa Ratzinger fu detronizzato e venne intronizzato l’antipapa millenarista Bergoglio, che non solo io definii nel 2015 “millenarista”, perfino un gesuita americano, James Vincent Schall, che fu “Professor of Political Philosophy in the Department of Government at Georgetown University”, scrisse nel 2015 un articolo intitolato Apocalyptic and Utopian: On Pope Francis’ Bolivian Manifesto:
www.catholicworldreport.com/2015/07/24/apocalyptic-and-utopian-on-pope-francis-bolivian-manifesto/
Vedi anche:
Papa Bergoglio è un millenarista
luigicocola.wordpress.com/2015/08/18/papa-bergoglio-e-un-millenarista/
Del resto qualsiasi teologo sa che usare come nome pontificale il nome di San Francesco d’Assisi vuol dire essere millenarista.
Tutto ciò avvalora il mio vecchio concetto di “psicosi religiosa collettiva” per quanto riguarda l’élite globalista occidentale.
Ecco cosa io scrissi nel 2016:
«Il mondialismo (in inglese globalism, in francese mondialisme) è il nostro “Nightmare of Moloch”.
Capirlo bene, analizzarlo bene, è essenziale.
Molti, non capendo di quale natura sia il mostro, il cancro che ci minaccia, pensano che la vittoria elettorale di Hillary Clinton (l’alfiere del mondialismo) non implichi una guerra nucleare tra NATO e Russia, pensano incredibilmente che con la guerrafondaia Hillary Clinton sia possibile la pace tra Occidente e il resto del genere umano, argomentando che la guerra nucleare è contro la Ragione…
…La verità è che il mondialismo è una psicosi religiosa collettiva.»
Il mondialismo è una psicosi religiosa collettiva.
luigicocola.wordpress.com/2016/10/26/il-mondialismo-e-una-psicosi-religiosa-collettiva/
E ancora:
«Si tratta dunque di un comportamento collettivo irrazionale di natura religiosa cristiana, che arriva ad assumere i caratteri di fanatismo religioso collettivo o addirittura di psicosi religiosa collettiva.
Non c’è nessuna differenza qualitativa tra il suicidio che gli americani potrebbero commettere ora votando per Hillary Clinton e altri suicidi di massa avvenuti in passato: p.e. il suicidio di massa del Tempio del popolo di Jim Jones.»
Se il popolo USA non sostiene Donald Trump
luigicocola.wordpress.com/2016/08/04/se-il-popolo-usa-non-sostiene-donald-trump/
Tutti i link sono stati verificati in data odierna.
Copyright © 2024 Luigi Cocola. Tutti i diritti riservati.